Nel discorso del 2 aprile 2025 l’amministrazione Trump ha delineato una svolta drastica nella politica economica e finanziaria degli Stati Uniti, incentrata sull’imposizione di nuovi dazi all’importazione come strumento per risanare le finanze nazionali. In base all’annuncio, a partire dal 5 aprile verrebbe applicata un’aliquota tariffaria generalizzata del 10% su tutte le merci importate, cui seguirebbero dazi ancora più elevati verso i paesi con cui gli USA registrano i maggiori disavanzi commerciali (ad esempio un 20% per le importazioni dall’Unione Europea e un 34% per quelle cinesi). Si tratta di misure di portata storica: mai nell’era del dopoguerra Washington aveva rinnegato in modo così totale il sistema di accordi reciproci che regola il commercio globale.
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