EdTech e AI | Iris² e Starlink | Mercosur, UE e Trump
Se l'Intelligenza artificiale si mangia l'EdTech
L'evoluzione tecnologica sta ridisegnando il panorama dell'istruzione in modi inaspettati. Mentre l'industria dell'educational technology (EdTech) ha vissuto un periodo di crescita esplosiva durante la pandemia di COVID-19, gli ultimi dati mostrano un drastico cambiamento di tendenza. Gli investimenti globali nelle società di educazione online sono precipitati a soli 3 miliardi di dollari nel 2024, il livello più basso degli ultimi dieci anni e una frazione dei 17,3 miliardi raggiunti nel picco pandemico del 2021. Questo declino non è solo il risultato di un ritorno alla normalità post-emergenza, ma riflette anche l'impatto forte e ampio dell'intelligenza artificiale (IA) generativa sul settore. Le aziende EdTech, che una volta promettevano di rivoluzionare l'apprendimento con piattaforme online e contenuti digitali, si trovano ora a fronteggiare una concorrenza inaspettata: sistemi di IA in grado di offrire esperienze di apprendimento personalizzate e assistenza immediata su una gamma di argomenti potenzialmente infinita, spesso gratuitamente o a costi molto inferiori.
L'Europa firma un accordo da 10,6 miliardi di euro per il satellite Iris² per competere con Starlink di Elon Musk
L'Europa ha lanciato il suo più ambizioso programma spaziale dell'ultimo decennio, firmando un contratto per costruire una rete satellitare da 10,6 miliardi di euro per competere con Starlink di Elon Musk nella fornitura di connettività ad alta velocità ai governi e ai cittadini europei. Il progetto Iris², che prevede una costellazione multi-orbita, è il terzo grande progetto infrastrutturale europeo nello spazio dopo il sistema di navigazione Galileo e Copernicus, la più grande rete di osservazione della Terra. Il programma sarà finanziato per il 61% con fondi pubblici, mentre il resto proverrà dal consorzio industriale SpaceRise, guidato da Eutelsat, Hispasat e SES. Il progetto, inizialmente stimato in circa 6 miliardi di euro, mira a fornire servizi di comunicazione sovrani e sicuri agli stati membri dell'UE.
L'evoluzione degli accordi commerciali globali e l’effetto Trump
L'attuale panorama del commercio internazionale sta attraversando una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da nuove alleanze e nuovi fronti di attrito. L'accordo tra Unione Europea e Mercosur, recentemente finalizzato, rappresenta un punto di svolta significativo nelle relazioni commerciali tra Europa e Sud America. Questo patto, che coinvolge un mercato di oltre 750 milioni di consumatori, pari a quasi il 20% del PIL mondiale, prevede l'eliminazione dei dazi su oltre il 90% delle esportazioni del Mercosur verso l'UE. L'accordo faciliterà l'accesso al mercato europeo per i prodotti agricoli sudamericani come carne bovina, pollame, zucchero ed etanolo, mentre i produttori europei beneficeranno di una riduzione dei dazi su automobili, componenti auto, prodotti chimici, macchinari e tessili. Secondo la Commissione Europea, l'intesa porterà a un risparmio annuale di 4,5 miliardi di euro in dazi[7]. Questo accordo non solo potrebbe, se ratificato, stimolare i flussi commerciali e l'integrazione economica, ma potrebbe anche rafforzare i legami politici tra le due regioni, portando in prospettiva a una maggiore cooperazione su altre questioni globali.