La scienza come impresa corale
La scienza moderna è comunemente descritta come un’opera collettiva, frutto del contributo integrato di molti ricercatori nel tempo e nello spazio. Sin dalle sue origini, il progresso scientifico si è basato su una rete di conoscenze condivise e su un dialogo continuo tra studiosi, superando il mito dello scienziato solitario e geniale. Ogni scoperta scientifica, per essere accettata, richiede conferme indipendenti e un consenso che va oltre il singolo individuo, coinvolgendo l’intera comunità di specialisti nel campo: una teoria di cui è convinto un solo individuo non è (ancora) scienza. In questo senso, la validazione di una nuova teoria o di un dato sperimentale non dipende solo dal rigore metodologico del singolo ricercatore, ma anche dal vaglio critico dei pari e dalla capacità collettiva di riprodurre e verificare i risultati. Comprendere la scienza come impresa corale significa riconoscerne la natura intrinsecamente sociale e cooperativa: una caratteristica che costituisce la forza della conoscenza scientifica, garantendone l’affidabilità e la solidità nel tempo.
Dazi, regolamenti e il commercio come strumento di potere
Il commercio internazionale non è soltanto un fatto economico: è anche uno strumento di potere nelle relazioni internazionali. Dazi, quote, sanzioni e regolamenti tecnici possono essere usati dai governi non solo per proteggere industrie domestiche, ma anche per esercitare pressione su altri paesi e perseguire obiettivi geopolitici. In un mondo interdipendente, l’accesso al mercato di un grande paese o a risorse critiche può diventare una leva potente: concederlo o negarlo ha implicazioni strategiche. La storia offre esempi, dall’embargo petrolifero degli anni ’70 alle attuali guerre commerciali, di come il commercio sia stato “armato” per fini politici. Con la crescente rivalità tra grandi potenze e l’erosione di alcuni meccanismi multilaterali, il ricorso al commercio come arma di coercizione o di influenza è tornato di attualità.
"Waste Land: A World in Permanent Crisis" di Robert D. Kaplan
Nel suo "Waste Land: A World in Permanent Crisis", Robert D. Kaplan offre una visione pessimistica e lucida sullo stato attuale del mondo, tracciando parallelismi inquietanti con periodi storici di profonda instabilità e disordine, come la Repubblica di Weimar e la Rivoluzione Russa. L'autore analizza le complesse forze geopolitiche, sociali e tecnologiche che stanno disgregando l'ordine globale, sostenendo che stiamo vivendo in un'epoca di crisi permanente, caratterizzata dalla fragilità delle istituzioni, dalla resurrezione di ideologie totalitarie e dall'erosione dei valori tradizionali. Attraverso una vasta disamina storica e frequenti riferimenti letterari, Kaplan esplora le radici profonde di questa crisi, mettendo in guardia contro l'illusione di un progresso lineare e sottolineando la necessità di un ordine stabile come prerequisito per la libertà e la giustizia.
"Fuori le mura" di Stefano Levati
Il prossimo 24 marzo 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro "Fuori le mura" di Stefano Levati (Viella, 2024). Il volume esplora il complesso processo di istituzione dei cimiteri extraurbani durante l’epoca napoleonica, un cambiamento che ha portato alla formazione del modello cimiteriale contemporaneo. Concentrandosi sui numerosi cimiteri meno noti di borghi e città del Regno d’Italia, il testo analizza come le autorità napoleoniche hanno affrontato e risolto il problema sanitario delle sepolture nelle chiese, superando resistenze di natura finanziaria e culturale. La narrazione dettaglia la transizione verso una modernizzazione nella gestione amministrativa e sanitaria della morte, evidenziando come lo Stato napoleonico abbia centralizzato queste responsabilità, riflettendo sulla complessa interazione tra la società dell’epoca e le strutture di potere. Con l'autore dialogheranno: Andrea Savio e Chiara Lucrezio Monticelli. Modera l’incontro Riccardo Pennisi. Per partecipare è necessario registrarsi.
"Controvento. La vera storia di Bettino Craxi" di Fabio Martini
Il prossimo 26 marzo alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro "Controvento. La vera storia di Bettino Craxi" di Fabio Martini (Rubbettino, 2025). Con una narrazione coinvolgente e supportata da documenti inediti, Fabio Martini ci offre uno sguardo profondo sull’ascesa, il potere e il declino di Bettino Craxi, figura emblematica e controversa della politica italiana. Dall’infanzia ribelle ai vertici del potere, fino all’esilio solitario di Hammamet, Martini delinea un ritratto di Craxi che sfida le convenzioni, evidenziando il suo ruolo nel ridefinire il panorama politico italiano attraverso riforme audaci e decisioni dirompenti, come l’episodio di Sigonella, che divenne simbolo di una sovranità nazionale mai più riaffermata con tanta fermezza. L’autore illumina inoltre il contesto della fine della Prima Repubblica, esplorando l’intreccio tra finanza internazionale, poteri giudiziari e strategie globali. Questo libro non è solo una biografia, ma anche un’analisi accurata di decenni di storia italiana e internazionale, offrendo una visione autentica di Craxi, capace di scelte impopolari e di un decisionismo lontano dal populismo. Un’opera essenziale per chi desidera comprendere non solo la persona ma il leader che ha lasciato un’impronta indelebile sull’Italia. Con l’autore dialogherà: Bobo Craxi e Marco Follini. Modera l’incontro Nunzio Mastrolia.