Nuova puntata di "Focus China", la rubrica di Plinio Innocenzi dedicata alla questioni cinesi.
Plinio Innocenzi esamina le mutevoli dinamiche politiche in Cina, recentemente segnate dalla morte inaspettata dell'ex premier Li Keqiang a 68 anni, un avvenimento che ha generato molteplici congetture e teorie. La sua scomparsa avviene in un periodo di sostanziali cambiamenti nella struttura di potere del paese, che include modifiche significative nei ministeri degli Esteri e della Difesa, e tra le alte cariche militari. Li Keqiang, che ha rappresentato l'ala Tuanpai del partito, formata da individui cresciuti all'interno della gioventù comunista, è stato inaspettatamente rimpiazzato da un individuo molto vicino al Presidente Xi Jinping, senza un'esperienza rilevante in campo economico. Questo sostituzione rappresenta un cambio di paradigma nella selezione dei leader cinesi, che tradizionalmente privilegiava competenze e meriti. Il sistema di selezione per competenze è stato un vanto per la Cina, un fattore di forza che ha contribuito al suo rapido sviluppo economico negli ultimi vent'anni. Il recente cambiamento sottolinea il consolidamento del potere di Xi Jinping, che sembra controllare fermamente le leve del potere senza segni di opposizione interna. Li Keqiang, ritenuto l'ultimo potenziale rivale di Xi, è descritto come un individuo di notevole cultura economica e politica, con una carriera significativa, incluso il ruolo di governatore dell'Henan, regione centrale e storica della Cina. Nonostante la sua competenza, il suo mandato è stato macchiato da eventi negativi come i grandi incendi nell'Henan, che gli hanno attribuito un'immagine superstiziosa negativa. Infine, vengono descritte le tensioni tra Li Keqiang e Xi Jinping, con Li che viene progressivamente emarginato dalle politiche economiche e critica apertamente l'approccio del governo, un'azione che probabilmente ha influito sulla sua esclusione dal potere.
"La solitudine dei numeri 2 in Cina" con Plinio Innocenzi