Lo scorso 17 luglio, Stroncature ha ospitato la presentazione del volume "Machine habitus. Sociologia degli algoritmi" di Massimo Airoldi (Luiss, 2024). Il libro ha esplorato il concetto di "machine habitus", ovvero come i sistemi automatizzati influenzino quotidianamente la nostra società. L'autore ha discusso di come miliardi di questi sistemi traccino distinzioni algoritmiche tra ciò che è visibile e invisibile, rilevante e irrilevante, probabile e improbabile, influenzando le nostre scelte e abitudini che a loro volta generano trame di dati. Ha spiegato come questi dati vengano utilizzati dagli algoritmi per modellare le nostre vite digitali, a volte in modi opachi e con conseguenze imprevedibili. Airoldi ha sostenuto che per comprendere questi meccanismi è necessaria una sociologia degli algoritmi, argomento che ha sviluppato nel suo libro, offrendo nuove prospettive su come la tecnologia modelli disuguaglianze e comportamenti collettivi. Con l'autore hanno dialogato Francesca Comunello e Silvia Semenzin.
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“Machine habitus. Sociologia degli algoritmi” di Massimo Airoldi
ago 13, 2024
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