Poli tecnologici regionali | Ai e lavori | Tucidide in Brasile | Trump e il nucleare
Poli tecnologici regionali: verso una nuova sovranità industriale nelle economie avanzate
I flussi commerciali e gli investimenti, nel corso della globalizzazione che ha avuto inizio nella prima metà degli anni Novanta, seguivano logiche e facevano considerazioni di tipo esclusivamente economico. Se era più conveniente, economicamente, andare in Cina o nell’Europa dell’Est, ci si andava senza prendere in nessuna considerazione le variabili di tipo politico e strategico. Perchè? Il motivo è semplice, il collasso del comunismo e dell’Unione Sovietica aveva posto fine al più possente e duraturo tentativo di creare una alternativa funzionante all’ordine liberale. Di conseguenza, l’idea che paesi come la Cina potessero immaginare di costruire una nuova alternativa, era impensabile. L’unica via era quella di incamminarsi lungo la strada del liberalismo e assorbirne principi, regole, istituzioni. Ora le cose sono cambiate (sul perchè ci ritorneremo) e la variabili politiche hanno ricominciato a plasmare in maniera pesante i flussi economici, commerciali e finanziari (anche se sul tema molte aziende e istituzioni economiche continuano ad essere sorde): oggi alcuni paesi (Cina, Russia et similia) hanno iniziato ad immaginare una alternativa all’ordine liberale.
I lavori che vengono colpiti dall'IA
Secondo un'analisi della piattaforma Indeed, l'intelligenza artificiale generativa come ChatGPT influenzerà la metà dei lavori nei paesi sviluppati. L'analisi di 2.800 competenze estratte da milioni di annunci di lavoro mostra che l'IA possiede già le conoscenze teoriche per molte professioni: il 97% delle competenze dei contabili, il 96% dei banchieri, il 93% degli assistenti d'ufficio e il 99% degli sviluppatori software. Tuttavia, la ricercatrice di Indeed Annina Hering sottolinea che la conoscenza teorica non è sufficiente per sostituire completamente un lavoro umano. L'IA può sostituire efficacemente le competenze dei principianti e supportare le capacità medie, ma quando si tratta di competenze specialistiche o presenza fisica, l'intervento umano rimane necessario.
"Tucidide in Brasile" - Tertulia di Chiara Vangelista
Lo scorso 5 novembre, Stroncature ha ospitato una nuova puntata di Tertulias, la rubrica diretta Chiara Vangelista. La puntata dal titolo “Tucidide in Brasile” vede la partecipazione del prof. Paulo Butti de Lima, professore di Storia del pensiero classico presso l’Università degli Studi di Bari, porterà alla Tertulia i risultati della sua ricerca più recente, relativa alla ricezione dell’opera di Tucidide in Brasile nell’Ottocento e all’inizio del Novecento. La ricerca del professore si svolge nell’ambito del programma Global Thucydides. Conversano con lui, insieme alla direttrice della collana, Luca Iori, storico dell’antichità greca dell’Università degli Studi di Parma, e Paulo César Gonçalves, storico del Brasile presso la Universidade Estadual Paulista – UNESP.
Trump e il nucleare
La posizione di Donald Trump sul nucleare si articola in due direzioni distinte ma interconnesse: quella civile, orientata alla produzione di energia, e quella militare, focalizzata sulla deterrenza strategica. In ambito civile, Trump ha più volte enfatizzato la necessità di espandere la capacità nucleare degli Stati Uniti, citando in particolare le crescenti esigenze energetiche legate allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Durante una recente intervista con Joe Rogan, ha sottolineato come l'industria dell'IA richiederà il raddoppio dell'attuale produzione elettrica americana. Tuttavia, ha espresso preoccupazioni significative riguardo ai mega-reattori tradizionali, definendoli "troppo grandi, complessi e costosi", mostrando invece interesse per i reattori modulari di piccola taglia (SMR).