Punti cardinali #16
Punti Cardinali è il servizio di Stroncature dedicato alla selezione, analisi e sintesi dei più importanti saggi pubblicati all’estero, in lingua originale, e non ancora tradotti o distribuiti in Italia. Per ogni testo viene redatta una scheda dettagliata e approfondita che consente di accedere a tutti i contenuti del libro, alle sue tesi, concetti ed argomentazioni, in modo completo.
I vantaggi sono enormi. In breve tempo è possibile accedere ai contenuti completi di testi di saggistica di grande complessità e di difficile accesso, potendo spaziare dalle scienze sociali a quelle della natura, e facendo così propri in modo facile ed economico i frutti della ricerca dei maggiori studiosi e studiose e delle più prestigiose case editrici a livello globale, come se si fosse letto l’intero libro.
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“Governing Nature and the Making of World Order” a cura di Elana Wilson Rowe, Paul Beaumont e Lucas de Oliveira Paes
L’opera curata da Elana Wilson Rowe, Paul Beaumont e Lucas de Oliveira Paes, (Bristol University Press, 2025), è un progetto ambizioso: indagare in che modo il governo della natura contribuisca a costituire, sostenere o limitare i processi attraverso cui si costruisce l’ordine mondiale e verificare se gli strumenti teorici delle Relazioni Internazionali siano adeguati a comprenderli. La struttura è quella di un volume collettivo, con un’introduzione e un capitolo conclusivo che forniscono il quadro generale e cinque capitoli centrali dedicati a temi specifici: il rapporto tra pace e sicurezza nell’Antropocene, la sicurezza ecologica come nuova categoria analitica, le gerarchie politiche generate dalla gestione degli ecosistemi, il ruolo della scienza e della cooperazione internazionale, le implicazioni politiche dello spazio extra-atmosferico e, infine, i possibili futuri ambientali delineati dal confronto tra crescita verde e decrescita. L’intento non è limitarsi a una rassegna dei regimi ambientali, ma proporre una riflessione di ampio respiro sul nesso fra “governare la natura” e “costruzione dell’ordine mondiale”, collegando concetti, esperienze storiche e sfide emergenti. La tesi centrale è che l’ambiente non rappresenti un settore separato della politica internazionale, bensì una dimensione che plasma in profondità i meccanismi ordinanti. Da qui l’invito a rivedere linguaggio, concetti e assunzioni di base della disciplina.
"Undaunted Mind. The Intellectual Life of Benjamin Franklin" di Kevin J. Hayes
Kevin J. Hayes presenta Benjamin Franklin come un intellettuale la cui formazione si sviluppa attraverso una fitta rete di letture, relazioni e pratiche editoriali che si snoda tra Boston, Filadelfia, Londra e Parigi, in costante interazione con i contesti culturali e istituzionali del Settecento atlantico. Il volume, dal titolo Undaunted Mind. The Intellectual Life of Benjamin Franklin e pubblicato da Oxford University Press nel 2025, si propone di ricostruire la vita della mente di Franklin senza scinderla dalle condizioni materiali e sociali che la alimentano: i libri, la tipografia, le conversazioni nei club e nei caffè. Hayes struttura la narrazione attorno a cerchi interconnessi—la famiglia, la bottega tipografica, il Junto, i circoli londinesi, la Repubblica delle Lettere, le biblioteche private e pubbliche—per mostrare come le letture, acquistate o prese in prestito, diventino strumenti di crescita personale e di costruzione di identità pubbliche. L’itinerario si sviluppa dall’infanzia e dalle prime letture popolari fino alla scienza e all’Accademia di Filadelfia, toccando temi come la guerra, la tolleranza, i viaggi, i simboli politici e i cataloghi librari, per concludersi con Franklin Court. L’autore intreccia ricostruzioni bibliografiche, analisi della cultura materiale del libro e confronto tra fonti autobiografiche e reti sociali. L’introduzione insiste sul fatto che la vita intellettuale di Franklin non sia un percorso solitario, ma il risultato di pratiche collettive che legano scaffali di libri, tavoli di discussione, strumenti scientifici e modelli di comportamento pubblico. L’obiettivo non è offrire un ritratto celebrativo, ma delineare un processo di formazione continua in cui lettura, stampa, sperimentazione e istituzioni civiche si sostengono a vicenda, fornendo al lettore una chiave per comprendere l’evoluzione del pensiero di Franklin lungo l’intero arco del secolo.
"Top Ten Ideas of Physics" di Anthony Zee
Anthony Zee, con Top Ten Ideas of Physics, propone un’opera che non si limita a presentare nozioni di fisica, ma costruisce un percorso intellettuale che ha l’obiettivo di mostrare al lettore come alcune idee fondamentali abbiano trasformato in modo radicale la comprensione del mondo naturale. Il libro è organizzato intorno a dieci concetti cardine, scelti non tanto per il loro ruolo tecnico, quanto per l’impatto che hanno avuto sul modo di pensare la realtà. Zee non adotta uno stile manualistico, né procede attraverso un’esposizione sistematica di leggi e formule, ma preferisce muoversi lungo un percorso narrativo che cerca di rendere visibile la forza concettuale della fisica. La finalità dell’opera non è quella di fornire un repertorio di nozioni scolastiche, ma di introdurre il lettore nella prospettiva della fisica come forma di pensiero, che indaga i principi più profondi della natura. L’autore concentra la sua attenzione su quelle idee che hanno segnato una rottura rispetto al senso comune, costringendo gli uomini a rivedere le loro concezioni di spazio, tempo, materia ed energia. Il testo mantiene una costante tensione divulgativa, ma non rinuncia mai al rigore logico e alla chiarezza delle spiegazioni, evitando di cadere nella semplificazione e insistendo sulla continuità storica delle scoperte. L’impianto generale è quindi quello di una riflessione sull’evoluzione concettuale della fisica moderna, che unisce storia, logica ed esempi concreti, con l’obiettivo di rendere comprensibile come dieci idee abbiano rifondato la nostra immagine dell’universo.
"Artificial Intelligence Applications in Higher Education" curato da Helen Crompton e Diane Burke
Il volume Artificial Intelligence Applications in Higher Education. Theories, Ethics, and Case Studies for Universities , curato da Helen Crompton e Diane Burke e pubblicato da Routledge nel 2025, analizza il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle università e nei college contemporanei. Il testo nasce dall’esigenza di comprendere come l’uso di algoritmi, sistemi predittivi e strumenti generativi stia trasformando in modo radicale la didattica, la ricerca e l’amministrazione accademica. L’opera affronta un problema cruciale: come conciliare le straordinarie opportunità offerte dall’AI – in termini di personalizzazione, inclusione e innovazione – con le implicazioni etiche, legali e sociali che emergono da un utilizzo non regolamentato. L’obiettivo è costruire una cornice teorica ed empirica che permetta alle istituzioni accademiche di adottare l’AI in maniera responsabile, garantendo trasparenza, equità e rispetto dei valori educativi tradizionali che fondano il ruolo dell’università.
"The History and Philosophy of Materialism" di Charles T. Wolfe e John Symons
The History and Philosophy of Materialism, a cura di Charles T. Wolfe e John Symons, è un volume collettaneo pubblicato da Routledge nel 2025, all’interno della serie “Rewriting the History of Philosophy”, con l’obiettivo di ricostruire genealogia, variazioni concettuali e snodi critici del materialismo dalle origini al dibattito contemporaneo. Il problema centrale è come spiegare realtà naturale e umana senza ricorrere a cause o entità trascendenti, valutando se e in che misura i fatti siano dipendenti da processi fisici e riconducibili a essi, secondo una tesi che il frontespizio definisce in termini generali come riducibilità ai processi materiali. L’opera assume un taglio storico-analitico: presenta casi, autori, scuole e controversie, ma ne esplicita le architetture argomentative e le poste teoriche. Il quadro viene ampliato oltre il canone occidentale, includendo tradizioni islamiche, indiane, cinesi e mesoamericane, per mostrare la pluralità dei modi in cui “materia” e “fisico” sono stati concettualizzati. Il risultato è una cartografia comparata delle forme del materialismo, che integra storia della filosofia, storia della scienza e filosofia della mente. La curatela e la veste editoriale sono dichiarate nell’apparato iniziale del volume, che indica la prima edizione nel 2025 per Routledge, con descrizioni generali della tesi di fondo del materialismo come riducibilità ai processi fisici.