Punti cardinali #46
Punti Cardinali è il servizio di Stroncature dedicato alla selezione, analisi e sintesi dei più importanti saggi pubblicati all’estero, in lingua originale, e non ancora tradotti o distribuiti in Italia. Per ogni testo viene redatta una scheda dettagliata e approfondita che consente di accedere a tutti i contenuti del libro, alle sue tesi, concetti ed argomentazioni, in modo completo.
I vantaggi sono enormi. In breve tempo è possibile accedere ai contenuti completi di testi di saggistica di grande complessità e di difficile accesso, potendo spaziare dalle scienze sociali a quelle della natura, e facendo così propri in modo facile ed economico i frutti della ricerca dei maggiori studiosi e studiose e delle più prestigiose case editrici a livello globale, come se si fosse letto l’intero libro.
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“The Global Journey of Racism” di Michelle Christian (Zed Books, 2023)
Il volume The Global Journey of Racism di Michelle Christian, pubblicato nel 2023 da Zed Books, propone una ridefinizione radicale del concetto di razzismo in una prospettiva globale, sistemica e intertemporale. L’autrice, sociologa statunitense, muove da un presupposto preciso: la tendenza a confinare il razzismo entro i limiti nazionali, culturali o ideologici di un singolo Paese, in particolare degli Stati Uniti, ne riduce la comprensione e ne distorce la genealogia. Christian mira invece a dimostrare che il razzismo non è un fenomeno derivante unicamente da pregiudizi o da ideologie di supremazia, ma una vera e propria infrastruttura globale, costruita attraverso secoli di interazioni economiche, politiche e culturali. Il suo obiettivo è rintracciare le continuità storiche tra colonialismo, capitalismo e stratificazione razziale, mostrando come il razzismo sia stato il veicolo principale della modernità globale. L’impostazione è teoricamente rigorosa ma orientata alla divulgazione: Christian adotta un linguaggio accessibile, evitando il gergo specialistico e concentrandosi su processi storici concreti, esempi empirici e comparazioni intercontinentali. L’autrice struttura il testo come un itinerario attraverso le epoche e i continenti, analizzando come le idee di razza si siano formate, adattate e istituzionalizzate nel corso dei secoli, fino a divenire parte integrante delle relazioni internazionali e delle gerarchie economiche del presente.
“Digital and Social Media in Africa” di Henri-Count Evans e Ruth Teer-Tomaselli (Routledge, 2018)
Il volume Digital and Social Media in Africa, curato da Henri-Count Evans e Ruth Teer-Tomaselli e pubblicato da Routledge nel 2018, si propone di analizzare in modo sistematico l’impatto dei media digitali nel continente africano, affrontando una delle questioni più rilevanti per gli studi contemporanei sulla comunicazione: come la diffusione delle tecnologie digitali e delle piattaforme sociali stia ridefinendo la sfera pubblica, la partecipazione politica e le pratiche culturali in contesti storicamente marginalizzati dal discorso globale sulle tecnologie dell’informazione. Il libro non assume un approccio celebrativo o deterministico, ma propone un’analisi critica e multilivello, che tiene insieme dimensioni politiche, economiche, culturali e tecnologiche. La prospettiva è interdisciplinare e unisce sociologia dei media, studi culturali, scienze politiche e analisi delle politiche di comunicazione. Gli autori intendono mostrare come la digitalizzazione, lungi dall’essere un processo neutro, interagisca con le specificità storiche, istituzionali e sociali africane, generando fenomeni di appropriazione, resistenza e reinvenzione locale delle tecnologie globali. Il testo raccoglie contributi di ricercatori provenienti da diversi Paesi africani, fornendo una visione plurale e contestuale, attenta ai differenti livelli di sviluppo e alle disuguaglianze che caratterizzano il continente.
“The Price of the Common Good. Markets, Corporations, and Political Economy” di Mark Hoipkemier (Oxford University Press, 2024)
Il volume The Price of the Common Good. Markets, Corporations, and Political Economy, pubblicato da Oxford University Press nel 2024, affronta in modo sistematico la questione del rapporto tra economia di mercato, bene comune e ordine politico. Mark Hoipkemier, professore di scienze politiche presso l’Università di Notre Dame, propone una reinterpretazione della teoria economica moderna alla luce della tradizione aristotelica e tomista, sostenendo che le istituzioni economiche non siano strumenti neutri di allocazione delle risorse, ma strutture etiche e politiche orientate a fini collettivi. Il suo obiettivo è ricostruire un paradigma di economia politica che riconduca l’attività economica all’interno della riflessione morale e civile, superando la frattura tra economia e filosofia politica introdotta dal liberalismo moderno. Il libro si colloca in un dialogo esplicito con autori come Adam Smith, Karl Polanyi e Alasdair MacIntyre, ma anche con la tradizione neoclassica, della quale mostra limiti e implicazioni ideologiche. L’approccio di Hoipkemier è interdisciplinare: integra filosofia morale, teoria politica e analisi istituzionale, per dimostrare che il mercato e la corporation sono ordinamenti finalizzati a scopi condivisi, non meri meccanismi di interesse individuale. Il titolo stesso, “il prezzo del bene comune”, indica che ogni configurazione istituzionale implica un costo morale e politico, e che l’efficienza economica non può essere separata dalla giustizia del suo fine.
Licosia
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
La città cancellata: Storia di Picentia, della guerra di Annibale e della vendetta di Roma
Il volume ricostruisce la vicenda storica della città di Picentia, dalla sua fondazione all’annientamento da parte di Roma all’indomani della seconda guerra punica. Situata tra Salerno e Pontecagnano, Picentia rappresenta un caso paradigmatico di damnatio memoriae: una città cancellata per aver parteggiato con Annibale, i cui abitanti furono dispersi e la cui identità fu rimossa dalla tradizione. Attraverso l’analisi incrociata delle fonti letterarie, archeologiche ed epigrafiche, il libro restituisce voce a una comunità cancellata dalla storia, indagando al contempo le strategie politiche e simboliche messe in atto dalla Repubblica romana per consolidare il proprio dominio. Una riflessione sulla forza della deterrenza, sul potere della memoria e sulle forme della sua manipolazione nella costruzione del passato.
Amina: Storia e archeologia di Pontecagnano tra Etruschi, Greci e Romani
Molto prima che diventasse Picentia, Amina fu una città viva, autonoma, profondamente mediterranea. Questo libro ne racconta la storia: un centro etrusco-campano dinamico e articolato, protagonista delle rotte commerciali e dei sistemi politici dell’Italia preromana. Amina fu una città con istituzioni, templi, necropoli, modelli insediativi e forme di rappresentazione del potere proprie, che ne fanno uno dei più interessanti laboratori di civiltà dell’Italia antica. Attraverso l’analisi delle fonti archeologiche, epigrafiche e storiche, il volume ricostruisce il ruolo di Amina nella rete dei centri medio-tirrenici tra VIII e III secolo a.C., fino alla cesura imposta dalla conquista romana e alla rifondazione con il nome di Picentia.