Stroncature Digest #111
Stroncature è la piattaforma per la Terza missione, per la disseminazione scientifica e culturale e il trasferimento tecnologico. In collaborazione con Università ed Enti di ricerca pubblici produce contenuti e formati (video, podcast, testi divulgativi, infografiche) che servono alla diffusione, valorizzazione e trasferimento dei frutti della ricerca pubblica, nella convinzione che l’Università e la Ricerca, in una economia della conoscenza, siano il vero motore di progresso sociale e sviluppo economico. C’è di più: c’è la convinzione che raccontare le storie della Ricerca, le sfide a cui ricercatori e ricercatrici, studiose e studiosi dedicano la loro esistenza sia il modo migliore per suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, per accettare la sfida a risolvere problemi sempre più complessi e difficili, spostando così un po’ più in là il confine che separa il noto e a ridurre il campo dell’ignoto.
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“La religione degli intellettuali” di Roberto Cipriani
Lo scorso 27 ottobre, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro “La religione degli intellettuali” Roberto Cipriani (FrancoAngeli, 2025). Nel corso del Novecento italiano il rapporto tra intellettuali e religione ha assunto forme molteplici, spesso segnate da tensioni profonde tra cultura laica e tradizione cristiana. Il webinar prende le mosse da un’indagine durata oltre mezzo secolo, per interrogare criticamente le traiettorie biografiche e intellettuali di quattro figure emblematiche: Achille Ardigò, Augusto Del Noce, Franco Ferrarotti e Tullio Vinay. Tra posizioni di critica, confronto, appartenenza o distanza, emerge una pluralità di approcci che confermano la persistenza del religioso come nodo strategico nella definizione dell’identità culturale italiana. Sullo sfondo, l’esperienza del “Progetto Culturale” promosso dalla CEI tra il 1994 e il 2007 offre un ulteriore spunto di riflessione sul ruolo delle istituzioni ecclesiastiche nel plasmare l’orizzonte del dibattito pubblico. Un’occasione per riflettere sul nesso tra pensiero critico, fede e sfera pubblica in un Paese attraversato da fratture simboliche tuttora attive. Con l’autore dialogano la prof.ssa Consuelo Corradi (Università Lumsa di Roma) e il prof. Costantino Cipolla (Università di Bologna).
Donne, diritti, cittadinanza. Una storia ‘lunga’ tra spazi, visibilità, culture, appartenenze”
Lo scorso 17 ottobre, Stroncature ha presentato l’incontro “Donne, diritti, cittadinanza. Una storia ‘lunga’ tra spazi, visibilità, culture, appartenenze”, organizzato dalla prof.ssa Giulia Vassallo presso l’Istituto San Bernardo, in via Vergine Maria 25, Casamari (FR). L’evento ha costituito il momento conclusivo di un percorso di riflessione comune, tra scuola e università, avviato lo scorso 14 aprile con un incontro presso UnitelmaSapienza Università di Roma. Il tema centrale è stato il ruolo della donna nella costruzione storica, simbolica e politica delle società occidentali. Il dialogo tra i relatori ha attraversato molteplici ambiti disciplinari – dalla storia antica alla semiotica, dalla filosofia politica al diritto patrimoniale, fino alle neuroscienze e alla sperimentazione digitale – per interrogarsi su come i saperi possano contribuire oggi a decostruire stereotipi e a ridefinire i concetti di autonomia, memoria e cittadinanza. Una parte significativa della discussione ha riguardato l’archeologia del femminile: le figure delle donne nell’antica Sparta, il loro ruolo nei rituali religiosi e nelle cerimonie civili, la loro presenza (spesso marginalizzata o simbolicamente sovraccaricata) nelle iscrizioni, nelle narrazioni e negli spazi urbani. Su questo tema è intervenuta prof.ssa Rita Sassu, docente di Archeologia classica presso UnitelmaSapienza, che insieme alla dott.ssa Stefania Golino, in forza presso il medesimo ateneo, ha approfondito “La condizione delle donne nell’antica Sparta”, riflettendo su come il potere femminile, pur confinato entro limiti rigidi, abbia trovato espressione nelle pratiche quotidiane, nella trasmissione del patrimonio e nella cura della memoria collettiva. Un altro nodo affrontato è stato quello dell’autonomia patrimoniale e giuridica delle donne, analizzata sia in prospettiva storica sia nel quadro delle trasformazioni legislative più recenti. La riflessione si è soffermata sull’intreccio tra economia domestica, trasmissione dei beni, marginalizzazione fiscale e accesso ai diritti, mettendo in luce come le disuguaglianze non siano solo frutto di norme giuridiche, ma anche di modelli culturali radicati. Uno spunto originale è venuto dall’ambito delle tecnologie digitali e delle neuroscienze. Il prof. Gaetano Tieri, docente di Psicologia sperimentale presso Unitelma Sapienza, ha presentato una relazione dal titolo “Neuroscienze e Realtà Virtuale per il contrasto ai bias di genere”, mostrando come, attraverso progetti sperimentali di didattica immersiva e laboratori virtuali, sia possibile indagare e contrastare i bias cognitivi e percettivi legati al genere, aprendo la strada a strumenti formativi più inclusivi, capaci di intervenire anche sugli automatismi invisibili della rappresentazione. Infine, una parte del convegno ha ripercorso la storia del socialismo italiano da una prospettiva femminile, evidenziando come molte protagoniste della cultura politica del Novecento abbiano saputo coniugare giustizia sociale, emancipazione femminile e critica radicale delle disuguaglianze. Il dott. Antonio Tedesco, Direttore scientifico della Fondazione Nenni, ha dedicato il suo intervento a “La battaglia di Anna Kuliscioff per il voto alle donne”, offrendo un affresco storico-politico che ha restituito profondità a una genealogia spesso trascurata, intrecciando lotte operaie, battaglie per i diritti civili e rivendicazioni di genere. Il convegno ha rappresentato così un’occasione preziosa per riflettere su come ripensare il rapporto tra saperi umanistici e trasformazioni del presente, mostrando come la ricerca universitaria possa ancora offrire strumenti critici per interpretare il mondo e immaginare alternative.”
“I giorni del sacro” di Franco Cardini
Il prossimo 26 novembre alle 18:30, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “I giorni del sacro” di Franco Cardini (UTET, 2025). Il calendario è molto più di una griglia di giorni: è il riflesso culturale del modo in cui l’uomo ha imparato a dare senso al tempo. Attraverso i cicli della luna e del sole, le ricorrenze e le festività, si intrecciano dimensioni religiose e sociali, sacre e quotidiane, in un dialogo che attraversa secoli e civiltà. Le feste dell’Occidente cristiano, eredi complesse delle celebrazioni del mondo antico, si radicano in culti agrari, riti di passaggio e forme simboliche di rinnovamento. In questo saggio che incrocia storia, antropologia e storia delle religioni, Franco Cardini indaga il lungo processo di trasfigurazione dei rituali: dal mitraismo al Carnevale, dal paganesimo romano alla liturgia cristiana, fino al confronto con le festività delle grandi religioni monoteiste. Con rigore e immaginazione, Cardini ricostruisce le strutture profonde che danno forma al tempo vissuto e lo trasformano in memoria condivisa. Con l’autore dialogheranno la prof.ssa Marina Montesano, ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne di Messina, e il prof. Antonio Musarra, associato di Storia medievale presso Sapienza Università di Roma. Modera l’incontro Nunzio Mastrolia. Per partecipare è necessario registrarsi.
“Il falso dilemma” di Alfredo Macchiati e Simone Mori
Il prossimo 12 novembre alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “Il falso dilemma. La transizione energetica europea tra ambiente e competitività” di Alfredo Macchiati e Simone Mori (LUISS, 2025). Nel pieno della transizione energetica, prende forma un conflitto solo apparente: quello tra sostenibilità ambientale e competitività industriale. È davvero necessario scegliere tra ecologia e crescita, tra innovazione e accessibilità? In questo saggio limpido e documentato, Alfredo Macchiati e Simone Mori affrontano con rigore analitico uno dei dilemmi centrali del nostro tempo, smontandone le false alternative. L’analisi si muove all’interno delle politiche energetiche europee, tra dismissione dei combustibili fossili, futuro dell’auto elettrica, ruolo del nucleare e sicurezza degli approvvigionamenti. Le promesse della transizione verde si confrontano con vincoli tecnologici, complessità regolatorie e tensioni geopolitiche, ma il cuore del problema resta politico e culturale: uscire dall’impasse richiede una nuova capacità di tenere insieme ciò che appare inconciliabile, superando contrapposizioni ideologiche e costruendo una strategia fondata sulla coerenza, la gradualità e la responsabilità. Con gli autori dialogheranno Simona Benedettini e Davide Tabarelli. Modera l’incontro Riccardo Pennisi. Per partecipare è necessario registrarsi.
Rappresentare l’irrazionalità: mutazioni del linguaggio politico
Uno dei fattori scatenanti di questa mutazione è la già citata rivoluzione digitale dell’informazione. L’erosione delle verità condivise è un fenomeno documentato: le piattaforme online, mediante algoritmi che creano percorsi informativi personalizzati, hanno contribuito a far sprofondare gruppi di cittadini in “tane del coniglio” partigiane dove circolano propri fatti alternativi. Questo ha minato le basi epistemiche del discorso pubblico: senza un terreno comune di realtà accettata, il linguaggio politico diviene inevitabilmente conflittuale e slegato da ogni arbitro di verità. Un recente commentatore ha osservato che stiamo “vivendo i risultati” di questi sviluppi: movimenti antivaccinisti che diffondono menzogne su figure scientifiche, milioni di persone convinte da fake news che un’elezione regolare sia stata rubata. Quello che un tempo sarebbe stato bollato come discorso irrazionale – rifiuto di evidenze scientifiche, credenza in complotti di fantasiosi “stati profondi” – ora trova eco nei discorsi di parlamentari e leader politici, in risposta a una base elettorale che tali credenze le condivide. Il post-verità non significa che non esista più la verità, ma che essa ha perso centralità nel linguaggio politico, sostituita da narrazioni che risuonano emotivamente indipendentemente dalla loro fondatezza.





