Stroncature Digest #45
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce analisi basate sulla complessità e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della ricerca, contribuendo alla terza missione delle università. L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico e società. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e dell’engagement. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Analisi & Ricerche
Quali strumenti usare per difendersi dalla disinformazione
Nel contesto attuale, caratterizzato da un flusso informativo continuo e da una crescente presenza di contenuti ingannevoli, diventa essenziale interrogarsi su quali strumenti siano effettivamente disponibili per contrastare la disinformazione. Questo articolo propone un’analisi articolata e priva di semplificazioni, volta a individuare risorse concrete e strategie operative per rafforzare le capacità individuali e collettive di resistenza alla diffusione di notizie false. Saranno presi in esame strumenti digitali, misure istituzionali e pratiche educative che, se adottati con rigore e continuità, possono contribuire a costruire un ambiente informativo più affidabile. Piuttosto che indicare soluzioni immediate o universalmente valide, si illustrerà l’importanza di un approccio integrato, che combini interventi a livello tecnologico, culturale e comunicativo. La difesa dalla disinformazione non è un compito circoscritto a singoli attori, ma una responsabilità condivisa che richiede consapevolezza critica, competenze diffuse e accesso a fonti verificate.
Il design e l'architettura sono politica
Le tecnologie e i sistemi che creiamo non sono moralmente neutri, ma riflettono e incorporano scelte di valore fatte in fase di progettazione. Il concetto di “architetture morali” allude proprio alla necessità di design deliberato di artefatti e istituzioni in modo che abbiano determinati valori etici integrati nella loro struttura di funzionamento. Ogni infrastruttura tecnica può promuovere o ostacolare comportamenti e principi etici: l’esempio classico citato dal filosofo della tecnologia Langdon Winner è quello dei ponti bassi di Long Island progettati dall’urbanista Robert Moses negli anni ’30, la cui altezza volutamente ridotta impediva il passaggio degli autobus pubblici, di fatto tenendo lontane le persone povere e di colore dalle spiagge riservate ai benestanti automuniti. In questo caso un’opera di ingegneria incarna un valore (o disvalore) sociale – l’esclusione di certe categorie – traducendo un pregiudizio in cemento e acciaio. Questo esempio estremo mostra come “il design è politica”: i dettagli delle configurazioni tecniche possono avere implicazioni di giustizia, equità, libertà.
Punti cardinali
"The Clash Within: Democracy, Religious Violence, and India’s Future" di Martha C. Nussbaum
Martha C. Nussbaum analizza nel libro la crisi della democrazia indiana alla luce dei pogrom anti-musulmani del 2002 nello stato del Gujarat. La tesi centrale è che la vera frattura non sia tra civiltà diverse, come suggerito da Huntington, ma all’interno delle nazioni stesse, tra chi accetta il pluralismo e chi invece invoca l’omogeneità etno-religiosa. Il caso indiano, e in particolare l’uso strumentale del nazionalismo hindu da parte del Bharatiya Janata Party, dimostra che l’ideologia della purezza può degenerare in violenza sistemica. La studiosa sottolinea come la democrazia richieda una continua lotta interiore tra il desiderio di dominio e la volontà di convivenza. Attraverso l’analisi dei fatti di Gujarat, Nussbaum denuncia il tradimento degli ideali costituzionali da parte delle istituzioni locali e nazionali. Il testo è anche un appello implicito agli Stati Uniti e alle democrazie occidentali, invitandole a guardarsi criticamente dentro. La violenza settaria, alimentata dalla paura e dall’ansia, è una minaccia universale, e la resilienza della democrazia dipende dalla capacità delle società di coltivare il rispetto, la giustizia e la memoria. L’autrice collega la riflessione teorica a casi concreti, sottolineando l’importanza dell’educazione civica, del ruolo dei media, e della cultura pubblica nel contrastare l’intolleranza. Il libro è così un’analisi filosofico-politica radicata in un caso empirico, ma rivolta a una più ampia comprensione della fragilità democratica.
"Energy and Civilization: A History" di Vaclav Smil
In Energy and Civilization: A History, Vaclav Smil ricostruisce il ruolo dell’energia nello sviluppo delle civiltà umane, illustrando l’evoluzione dell’uso e della conversione dell’energia dalla preistoria fino all’età contemporanea. L’autore adotta una prospettiva interdisciplinare, integrando analisi fisiche, storiche, tecnologiche e quantitative per spiegare come le società abbiano imparato a sfruttare flussi energetici sempre più intensi, concentrati e versatili. Smil mostra che il progresso materiale e sociale è stato strettamente legato alla capacità di mobilitare più energia, con maggiore efficienza e minori costi. Tuttavia, rifiuta ogni determinismo energetico, riconoscendo la complessità delle scelte storiche. Il libro analizza le grandi transizioni energetiche, dalla forza muscolare ai combustibili fossili, fino alle fonti rinnovabili. Ogni fase è documentata attraverso dati empirici, raffronti storici e valutazioni delle efficienze energetiche. La tesi principale sostiene che la struttura delle società e la dinamica della civilizzazione siano state modellate dalle possibilità di accesso, uso e trasformazione dell’energia. L’opera si presenta come una sintesi rigorosa, utile a comprendere la storia umana dal punto di vista delle condizioni biofisiche fondamentali.