Stroncature Digest #53
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Tutti i contenuti prodotti da Stroncature a partire dal 2020 sono tutti consultatili sul sito
Analisi & Ricerche
L'effetto rinforzo dell’algoritmo
Le teorie del complotto trovano nell’ecosistema digitale terreno fertile di diffusione. Piattaforme come YouTube, Facebook e altre sfruttano modelli algoritmici di raccomandazione che selezionano i contenuti in base alle preferenze dell’utente, massimizzando il coinvolgimento. Questo meccanismo può portare a un effetto di rinforzo: chi inizia a fruire di contenuti complottisti tende a vedersene proporre sempre di più, alimentando un ciclo vizioso di conferma. Un’indagine parlamentare nel Regno Unito ha già denunciato il “bersagliamento incessante di visioni iper-partigiane che fanno leva su paure e pregiudizi” attuato tramite i social, notando ad esempio come l’algoritmo di YouTube possa contribuire a “radicalizzare” gli spettatori. In sostanza, l’AI che governa il flusso informativo finisce per amplificare proprio quelle narrazioni estreme che attirano l’attenzione, incluse le teorie prive di basi reali.
Recensioni & Presentazioni
L’Illuminismo cattolico nell’orbe ispanico. Problemi e definizioni per il secolo XXI
Lo scorso 14 maggio, su Stroncature è stato presentato il ventiduesimo seminario di “VECCHI E NUOVI MONDI, visioni politiche e attori sociali tra antico e nuovo regime”, titolo del seminario "L’Illum…
Punti cardinali
"The Meritocracy Trap" di Daniel Markovits
Il libro di Daniel Markovits propone una critica sistematica della meritocrazia, intesa non come un ideale tradito, ma come un sistema pienamente realizzato che produce disuguaglianze sistemiche e profonde fratture sociali. L’autore sostiene che la meritocrazia, nata per sostituire l’aristocrazia ereditaria con una distribuzione giusta delle opportunità basata su talento e impegno, si è trasformata in una nuova forma di élite chiusa. Questo sistema non solo esclude la classe media, impedendo mobilità sociale reale, ma opprime anche i vincitori del sistema stesso, che sono costretti a un’esistenza intensamente competitiva e alienante. L’opera descrive quindi una società intrappolata in un ordine sociale che si alimenta e si legittima attraverso il lavoro iper-qualificato, il culto dell’eccellenza, e la convinzione che il successo economico coincida con il valore morale.
Palinsesto
"Regimi di cittadinanza nell’Italia comunale" di Massimo Vallerani
Il prossimo 19 maggio alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro "Regimi di cittadinanza nell’Italia comunale" di Massimo Vallerani (Viella, 2024). Il libro analizza il concetto di cittadinanza nelle città medievali come una condizione dinamica e instabile, da guadagnare e mantenere attivamente nel tempo attraverso comportamenti visibili e reiterati: abitare, pagare imposte, servire l’esercito, lavorare. Essere civis non dipendeva dalla nascita né dalla residenza, ma da una forma di militanza civile quotidiana. Nel periodo tra Duecento e Quattrocento, si affermano regimi di cittadinanza diversificati, con accessi graduati alla vita politica e diritti differenti a seconda del censo, del ruolo sociale e della famiglia di appartenenza. La civilitas, inizialmente strumento di inclusione e regolazione dell’appartenenza, si trasforma così in un filtro selettivo per la riproduzione delle élite politiche. La ricostruzione storica proposta nel volume offre chiavi interpretative per leggere le odierne dinamiche di esclusione e inclusione, mostrando come la cittadinanza – lungi dall’essere un diritto naturale e stabile – sia spesso legata alla capacità di rispondere a criteri di utilità, appartenenza o identità imposti dal potere. Con l'autore dialogheranno: il prof. Giuliano Milani, Université Gustav Eiffel di Parigi e Marino Zabbia, Università di Torino. Per partecipare è necessario registrarsi.