Stroncature Digest #60
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
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Analisi & Ricerche
Unione europea e geoeconomia: la sfida della scala nel confronto tra macro-aree
Che le geoeconomia stia ritornando di moda da quanto Luttwak ne parlò la prima molta all’inizio degli anni Novanta, è ormai evidente. Il punto è che la cosa non è casuale, ma è una conseguenza diretta della frammentazione politica dell’ordine globale. Il modello cooperativo del secondo dopoguerra, fondato su istituzioni multilaterali, interdipendenza e fiducia reciproca, presupponeva un quadro politico relativamente stabile (quantomeno sui valori di fondo) e un consenso ideologico diffuso intorno ai principi del mercato aperto. Questo contesto ha cominciato a sgretolarsi sotto il peso di fattori divergenti: il ritorno dei nazionalismi, la crisi del multilateralismo, le fratture interne alle democrazie e la ricomparsa della competizione tra grandi potenze. In un mondo segnato da una crescente polarizzazione, lo spazio per una governance economica condivisa si è ristretto, aprendo la strada a una ri-nazionalizzazione degli strumenti economici.
Rapporti
Sovranità economica e sicurezza strategica dell'Unione europea. Programmi e proposte
Le crisi globali degli ultimi anni – dalla pandemia alla guerra in Ucraina – e la competizione sistemica con potenze come Cina e Russia hanno evidenziato l’urgenza per l’Unione Europea di saldare il nesso fra indipendenza economica e sicurezza strategica. L’indipendenza economica è divenuta una componente imprescindibile della autonomia strategica europea, poiché la capacità di difesa e la resilienza geopolitica dipendono anche dal controllo delle filiere critiche, dall’accesso alle tecnologie avanzate e dalla protezione da pressioni esterne. Bruxelles ha quindi avviato un riposizionamento “geoeconomico”, dotandosi di strumenti per tutelare i propri interessi economici e mitigare vulnerabilità, affermando il principio che la sicurezza economica è parte integrante della sicurezza nazionale. In questa prospettiva, l’UE ha adottato politiche industriali, normative anti-coercitive e iniziative finanziarie comuni volte a rafforzare la resistenza macroeconomica e l’autonomia tecnologica, riconoscendo che senza sovranità economica non vi può essere una reale sicurezza strategica.
Punti cardinali
"Imperios digitales. La batalla global por la tecnología que marcará la geopolítica del futuro" di Anu Bradford
Il libro di Anu Bradford, Imperios digitales, affronta la ridefinizione geopolitica generata dallo scontro tra modelli di regolazione del digitale portati avanti da Stati Uniti, Unione Europea e Cina. L’autrice definisce questi modelli come “imperi digitali” e sostiene che il futuro della società globale dipenderà da quale tra questi paradigmi normativi prevarrà. I tre modelli riflettono visioni divergenti circa il ruolo dello Stato, dei mercati e dei diritti individuali: il modello statunitense si fonda sul mercato e sull’innovazione privata, quello cinese sul controllo statale e la sorveglianza, mentre quello europeo è centrato sui diritti fondamentali. Bradford sostiene che la battaglia non riguarda solo la regolazione interna, ma anche l’esportazione di questi modelli a livello globale. La tensione geopolitica, le battaglie normative e il conflitto tra libertà individuali, potere economico e controllo politico si intrecciano in una competizione senza esito scontato. La posta in gioco, secondo l’autrice, non è solo economica, ma riguarda direttamente la sopravvivenza della democrazia liberale nell’era digitale.
Recensioni & Presentazioni
"Perché ridiamo" di Fausto Caruana ed Elisabetta Palaggi (il Mulino, 2024)
Lo scorso 23 maggio, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro "Perché ridiamo" di Fausto Caruana ed Elisabetta Palaggi (il Mulino, 2024).