Stroncature Digest #86
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Amplicare la percezione del possibile
Le scienze della complessità, la teoria del caos e la meccanica quantistica hanno messo in discussione una visione classica del mondo, fondata sull’idea che i fenomeni seguano percorsi determinati da leggi fisse e immutabili. Al contrario, mostrano come molti sistemi – biologici, sociali, politici – non evolvono in modo lineare, ma sono guidati da interazioni continue, influenze reciproche, equilibri instabili. Il comportamento di un sistema può cambiare in modo profondo anche a partire da variazioni minime. Ciò apre uno spazio importante per l’azione individuale, che non è più marginale o trascurabile, ma può talvolta orientare l’intero sistema verso una nuova traiettoria. In un mondo così concepito, la libertà non è illusione, ma capacità reale di modificare ciò che accade, almeno in parte. E la storia non è più un processo necessario, ma un campo aperto a deviazioni, svolte e biforcazioni, dove le decisioni individuali contano, forse più dei movimenti collettivi.
Rassegna della stampa tedesca #134
Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania. Gli articoli sono classificati per temi.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
"Filosofia della meccanica quantistica" di Davide Romano
Nel suo recente volume Filosofia della meccanica quantistica (Carocci, 2024), Davide Romano affronta con rigore e chiarezza uno dei nodi teorici più rilevanti della fisica contemporanea: il significato filosofico della teoria quantistica standard. Il libro colma una lacuna del panorama italiano, integrando formalismo matematico e riflessione filosofica, e smantella con precisione molte letture erronee e mitologie diffuse — dal ruolo dell’osservatore al dualismo onda-corpuscolo. Romano mostra che la meccanica quantistica, nella sua versione standard, è una teoria strumentale e non realista: descrive probabilità di eventi, non lo stato ontologico del mondo. La sua analisi riporta il dibattito sui fondamenti della fisica a un livello di chiarezza concettuale che lo rende indispensabile non solo per filosofi e fisici, ma per chiunque voglia interrogarsi seriamente sulla natura della realtà.
"Come funziona la scienza" di Luca Tambolo
Nel libro Come funziona la scienza (Il Mulino, 2024), Luca Tambolo affronta in modo chiaro e accessibile alcune domande centrali su cosa significhi “dimostrare scientificamente” un’affermazione. A partire dal caso emblematico della teoria della deriva dei continenti, l’autore mostra come le conoscenze scientifiche si formino nel tempo, siano oggetto di dibattito e non procedano per scoperte istantanee, ma per consenso sostanziale costruito all’interno di comunità competitive. Il volume smonta numerosi luoghi comuni: l’idea del genio solitario, la fiducia cieca nella scienza come fonte di certezze, il ruolo della politica nella ricerca. Il libro discute anche la difficile distinzione tra fatti e valori, soprattutto nelle scienze applicate come la medicina o la conservazione ambientale, dove gli obiettivi normativi sono parte costitutiva delle discipline. Un testo utile per comprendere come si costruisce la conoscenza scientifica e come evitare sia il rifiuto irrazionale sia lo scientismo.
"Scale and Scope. The Dynamics of Industrial Capitalism" di Alfred D. Chandler
Il libro analizza l’emergere e l’evoluzione dell’impresa industriale moderna tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento nei tre paesi industrializzati di riferimento: Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania. L’autore individua nella separazione tra proprietà e gestione un passaggio chiave verso una nuova forma di capitalismo, definita “manageriale”. In questo sistema, le decisioni operative e strategiche non sono più nelle mani dei proprietari, ma di manager salariati con competenze specialistiche. La creazione di queste imprese richiese investimenti simultanei in produzione, distribuzione e struttura amministrativa. I mutamenti tecnologici e infrastrutturali, in particolare nei trasporti e nelle comunicazioni, resero possibili economie di scala e di scopo, e aprirono la strada alla formazione di grandi imprese integrate verticalmente. Le gerarchie interne divennero strumenti indispensabili per coordinare processi complessi. Tali imprese si affermarono in settori con forti barriere all’entrata, generando strutture oligopolistiche stabili. Chandler sostiene che la managerializzazione della produzione fu il motore dell’espansione economica. Le imprese moderne non furono solo attori economici, ma istituzioni che plasmarono la struttura del capitalismo industriale.
"How the World Really Works" di Vaclav Smil
In How the World Really Works, Vaclav Smil propone un’analisi sistematica delle basi materiali ed energetiche della civiltà contemporanea. Il volume si propone come strumento di orientamento per comprendere il funzionamento effettivo del mondo moderno, al di là delle semplificazioni ideologiche o delle rappresentazioni mediatiche. L’autore rifiuta le narrazioni catastrofiste così come le visioni eccessivamente ottimistiche, rivendicando il ruolo della scienza come base per una comprensione razionale dei limiti e delle possibilità del presente. Il libro è strutturato in sette capitoli tematici dedicati rispettivamente all’energia, alla produzione alimentare, ai materiali fondamentali, alla globalizzazione, al rischio, all’ambiente e al futuro. Smil intende colmare il divario tra la complessità dei sistemi che sostengono la civiltà e la comprensione comune, spesso superficiale, che ne hanno i cittadini e i decisori pubblici. Il testo non fornisce previsioni, ma offre dati, ordini di grandezza e ricostruzioni storiche per restituire la scala reale dei fenomeni.
GeoStrategia
GeoStrategia è un servizio di analisi predittiva di Stroncature che si occupa di questioni strategiche e sicurezza internazionale, intese quali nuove variabili indipendenti che si impongono agli Stati e alle aziende, in un contesto globale dove l’ordine internazionale si va configurando non più secondo le logiche della convenienza economica e della competitività ma secondo quelle più antiche di amico e nemico. Particolare attenzione è dedicata all’industria della Difesa, e le sue implicazioni in termini di sviluppo scientifico e tecnologico e sulla competitività delle economie nazionali. Il tratto distintivo distintivo di GeoStrategia sta nel fatto che l’oggetto dell’analisi non sono i fatti isolati, ma le configurazioni emergenti, le traiettorie di lungo periodo e le trasformazioni profonde che attraversano la sicurezza internazionale, l’evoluzione degli equilibri di potere, lo sviluppo delle industrie strategiche e l’innovazione tecnologica. GeoStrategia non descrive il presente in quanto tale, ma lo usa per la costruzione di quadri interpretativi che servono ad anticipare il futuro, elaborando scenari predittivi verificabili, basati su segnali deboli, concatenazioni di eventi, mutamenti strutturali.
Tutti i contenuti sono riservati agli abbonati a Geostrategia.
La propaganda anti-tedesca in Italia e il calcolo strategico di Putin
L’Italia è oggi uno dei paesi europei più vulnerabili alla propaganda del Cremlino. Una delle ragioni, al di là della possibile presenza di apparati di disinformazione, risiede nella fragilità strutturale del sistema mediatico nazionale. La stampa, salvo poche eccezioni, è ormai ridotta a una forma di tabloidizzazione permanente, dove la semplificazione estrema è la regola e la costruzione di consenso passa quasi esclusivamente per l’emozione immediata. La televisione, vincolata a modelli a basso costo e ad alta resa, si affida a talk show che ricorrono sistematicamente alla polarizzazione, alla caricatura ideologica e all’avanspettacolo. Questo contesto ha reso l’Italia un terreno ideale per l’amplificazione costante della propaganda strategica di Mosca, tesa a manipolare l’opinione pubblica e, tramite essa, condizionare la politica del governo in sede europea. Non si tratta di accuse generiche di filoputinismo, ma dall’emergere di corrispondenza tra la comunicazione pubblica in Italia e gli obiettivi strategici del Cremlino. Proviamo a fare qualche ragionamento.








