Il voto in Germania: prospettive future, confronto storico e reazioni internazionali
Analisi & Ricerche
Si tratta della sezione relativa a testi di analisi, ricerche ed approfondimenti fatti da Stroncature su questioni relative al contesto macro (questioni di strategiche e geopolitiche, trend economici e tecnologici, transizione digitale), in particolare a quei fattori in grado di generare potenziali cambiamenti di lungo periodo.
Il voto in Germania: prospettive future, confronto storico e reazioni internazionali
Le elezioni federali anticipate del 23 febbraio 2025 rappresentano uno degli eventi politici più rilevanti nella storia recente della Germania e dell’Europa. Convocate a seguito della crisi politica che ha portato alla dissoluzione della coalizione “semaforo” (SPD, Verdi e FDP), queste elezioni si sono svolte in un contesto di profonda incertezza economica, sociale e geopolitica. La Germania, tradizionalmente percepita come un pilastro di stabilità nell’Unione Europea, si è trovata di fronte a una campagna elettorale caratterizzata da forti tensioni interne, dalla polarizzazione ideologica e da un elettorato sempre più frammentato. L’importanza del voto non si limita alla dimensione nazionale: l’andamento politico tedesco ha conseguenze dirette sulla governance dell’Unione Europea, sugli equilibri transatlantici e sulla risposta occidentale alle sfide globali, in particolare la guerra in Ucraina e le relazioni con gli Stati Uniti sotto la nuova amministrazione Trump.
La dipendenza tecnologica dell'Europa dagli Stati Uniti è una vulnerabilità critica
Alla recente Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha pronunciato un discorso che ha scosso profondamente le relazioni transatlantiche. Nel suo intervento, Vance ha espresso un forte disprezzo per l'Europa, mettendo in discussione la solidità delle sue istituzioni democratiche e criticando le politiche migratorie del continente. Questo discorso ha segnato una svolta nelle relazioni tra Stati Uniti ed Europa, evidenziando una crescente frattura nell'alleanza storica che ha caratterizzato il periodo post-bellico. Le parole di Vance hanno sollevato interrogativi sulla futura cooperazione tra le due sponde dell'Atlantico, in particolare nel contesto della sicurezza e della difesa europea.
I sette fattori rendono competitivi gli Stati in ambito AI. Un confronto globale, con un focus sull'Italia (3)
Nell'era dell'intelligenza artificiale, l'ecosistema delle startup e delle aziende leader rappresenta molto più di un semplice indicatore economico: è il termometro dell'innovazione tecnologica, della capacità di un paese di trasformare la ricerca in applicazioni concrete e della sua competitività globale. Come in una complessa ecologia naturale, questi ecosistemi si sviluppano attraverso l'interazione di molteplici fattori: la disponibilità di capitale di rischio, la cultura imprenditoriale, il supporto istituzionale, la capacità di attrarre e trattenere talenti, e la presenza di grandi aziende che fungono da catalizzatori dell'innovazione. Il testo esplora questa rete di relazioni e dipendenze nei tre principali poli globali - Stati Uniti, Cina ed Europa - evidenziando come le diverse condizioni ambientali, culturali ed economiche plasmino ecosistemi con caratteristiche distintive. Particolare attenzione viene dedicata alla capacità di questi sistemi di generare e far crescere nuove imprese, trasformando idee innovative in realtà di mercato, e al ruolo che i diversi attori - dalle startup agli unicorni, dai giganti tecnologici alle istituzioni pubbliche - giocano in questo processo di evoluzione tecnologica.
"La grande strategia dell'impero romano" di Edward N. Luttwak
La grande strategia dell'impero romano di Edward N. Luttwak, che esplora le strategie militari e politiche dell'Impero Romano nei primi tre secoli dell'era volgare. Il libro analizza come Roma gestì la sua sicurezza e il suo potere attraverso diversi sistemi strategici, adattandosi alle mutevoli minacce e risorse. Luttwak identifica tre sistemi principali: il sistema Giulio-Claudio, la difesa preclusiva dall'epoca dei Flavi ai Severi, e la difesa in profondità durante la crisi del terzo secolo. L'opera si inserisce nel dibattito storiografico sulla natura dell'imperialismo romano, offrendo una prospettiva che integra fattori militari, diplomatici ed economici.
"To Run the World: The Kremlin's Cold War Bid for Global Power" di Sergey Radchenko
To Run the World: The Kremlin's Cold War Bid for Global Power di Sergey Radchenko offre una nuova interpretazione delle motivazioni alla base della politica estera sovietica durante la Guerra Fredda. L'autore si concentra sull'ambizione di Mosca di essere riconosciuta come una grande potenza legittima nel panorama mondiale, analizzando come questa aspirazione abbia influenzato le decisioni del Cremlino dal secondo dopoguerra al collasso dell'URSS. Radchenko utilizza un'ampia gamma di documenti d'archivio russi e cinesi, molti dei quali precedentemente inaccessibili, per esaminare le psicologie dei leader sovietici e le loro interazioni con gli altri attori globali. Il libro si inserisce in un dibattito storiografico più ampio sulla Guerra Fredda, offrendo una prospettiva centrata su Mosca e sulle sue aspirazioni di grandezza.
"The Foundations of Early Modern Europe, 1460-1559" di Eugene F. Rice e Anthony Grafton
The Foundations of Early Modern Europe, 1460-1559 di Eugene F. Rice e Anthony Grafton esplora il periodo di transizione tra il tardo Medioevo e l'inizio dell'età moderna. Il libro analizza le trasformazioni in vari ambiti come la scienza, la tecnologia, l'economia, la politica e la cultura. Il contesto è quello di un'Europa in rapido cambiamento, caratterizzata da innovazioni come la stampa e nuove scoperte geografiche, che portano a una ridefinizione delle strutture sociali e del pensiero. Gli autori offrono una panoramica completa delle forze che hanno plasmato l'Europa moderna, rendendo il testo accessibile anche a un pubblico non specialistico.
Terza Missione
La polvere interstellare e l'origine della vita (siamo figli delle stelle)" con Jessica Perrero e Piero Ugliengo
Nell’ambito della partnership per la Terza missione tra Stroncature e il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, siamo lieti di presentare un nuovo episodio della rubrica “Molecole in scatola”, dal titolo “La polvere interstellare e l’origine della vita (siamo figli delle stelle)” con Jessica Perrero e Piero Ugliengo.
In questo episodio Jessica Perrero e Piero Ugliengo affrontano un tema poco convenzionale rispetto all’immagine classica del chimico: la formazione e la composizione delle stelle. Parlano del processo di formazione stellare, in cui le stelle, attraverso reazioni di fusione nucleare, trasformano l’idrogeno in elio e poi in elementi più pesanti. Le stelle non si limitano ad emettere luce, ma, quando esplodono, disperdono anche atomi di molti elementi chimici nell’universo, contribuendo alla nascita di nuove stelle e alla formazione della polvere interstellare. Si approfondisce poi il ruolo della polvere interstellare nella formazione di molecole fondamentali come l’acqua e l’idrogeno molecolare. In condizioni estreme dello spazio, lo studio di queste particelle può essere condotto tramite chimica computazionale, evitando esperimenti costosi in laboratorio. Infine, si discutono le implicazioni di queste scoperte sulle teorie sull’origine della vita, suggerendo che alcuni componenti essenziali potrebbero essersi formati nello spazio e poi essere arrivati sulla Terra attraverso comete e meteoriti.
Per maggiori informazioni su servizi che Stroncature offre ai Dipartimenti e Centri di ricerca per attività di public engagement e disseminazione scientifica in ambito Terza Missione è possibile scrivere a Gianantonio Volpe (mail: [email protected])