L'impatto dell'intelligenza artificiale generativa sulla creatività collettiva e la produzione culturale
Chi segue Stroncature sa che qui sulle questioni relative all’Intelligenza artificiale si insiste da parecchio, cercando di evitare i toni apocalittici che una parte del mondo europeo ha tanto a cuore. In una Ted Conference di molti anni Andrew McAfee, co-autore dello splendido La nuova rivoluzione delle macchine e autore del più recente The Geek Way, sosteneva di temere l’avvento dell’AI (e dei robot guidati dall’AI) allo stesso modo in cui temeva che la sua stampate potesse fargli del male. Però c’è un punto, meno appariscente da un punto di vista cinematografico, ma importante che andrebbe preso in seria considerazione vale a dire il rischio che la pigrizia umana possa avere il sopravvento e l’uso eccessivo dell’AI generativa possa portare alla creazione di un lago stagnante sempre uguale a se stesso, senza l’afflusso di elementi innovativi. Proviamo a fare qualche ragionamento.
I colossi Tech registrano i primi risultati dagli investimenti in Intelligenza Artificiale
Gli investimenti massicci nell'intelligenza artificiale da parte delle principali aziende tecnologiche stanno iniziando a mostrare risultati tangibili. Meta ha aumentato le sue previsioni di spesa in conto capitale per il 2024 a 38-40 miliardi di dollari, mentre Microsoft è sulla buona strada per superare i 10 miliardi di dollari di ricavi annuali nel settore dell'IA. Google ha riportato che l'IA sta già scrivendo oltre il 25% del nuovo codice dell'azienda, dimostrando un significativo aumento dell'efficienza operativa. Questi risultati indicano che la fase iniziale di investimento sta gradualmente evolvendo in una fase di monetizzazione concreta.
Made in Italy 2030
Il prossimo 21 novembre alle 16:00, Stroncature, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ospiterà la presentazione del “Made in Italy 2030 - Libro Verde per una nuova strategia di politica industriale per l’Italia”. Ne discutono: Gianluca Ficco, Segretario Nazionale UILM; Roberto Menotti, redattore capo di Aspenia online, vicedirettore di Aspenia e Senior Advisor per le attività internazionali, presso Aspen Institute Italia; Giorgio Arfaras, economista Centro Studi Einaudi. Il rapporto è curato dal Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, diretto da Paolo Quercia.
"Il grande gioco" di Angelo Deiana
Il prossimo 25 novembre, nell'ambito della partnership tra Stroncature e John Cabot University, si terrà il secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicato all'analisi degli scenari globali. L'evento, previsto per le ore 16:00 presso la sede dell'ateneo, vedrà la presentazione del volume "Il Grande Gioco - Parte Prima: la Promessa" di Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, edito da Giacovelli Editore.