Stroncature Digest #103
Stroncature è la piattaforma per la Terza missione, per la disseminazione scientifica e culturale e il trasferimento tecnologico. In collaborazione con Università ed Enti di ricerca pubblici produce contenuti e formati (video, podcast, testi divulgativi, infografiche) che servono alla diffusione, valorizzazione e trasferimento dei frutti della ricerca pubblica, nella convinzione che l’Università e la Ricerca, in una economia della conoscenza, siano il vero motore di progresso sociale e sviluppo economico. C’è di più: c’è la convinzione che raccontare le storie della Ricerca, le sfide a cui ricercatori e ricercatrici, studiose e studiosi dedicano la loro esistenza sia il modo migliore per suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, per accettare la sfida a risolvere problemi sempre più complessi e difficili, spostando così un po’ più in là il confine che separa il noto e a ridurre il campo dell’ignoto.
Il modello deduttivo-nomologico e i limiti della spiegazione scientifica
La spiegazione è una delle funzioni più alte della conoscenza scientifica. Descrivere un fenomeno significa registrarlo, ma spiegarlo significa comprenderlo, ricondurlo a principi generali che ne chiariscono la causa o il motivo. Fin dalle origini della scienza moderna, la domanda su che cosa significhi “spiegare” ha accompagnato l’idea stessa di conoscenza. La tradizione positivista ha cercato di definire la spiegazione come un processo logico in cui un fenomeno particolare può essere dedotto da leggi generali e da condizioni iniziali. Se so che tutti i metalli si dilatano con il calore e so che il ferro è un metallo, allora posso dedurre che il ferro si dilaterà quando riscaldato. La spiegazione diventa così una forma di deduzione razionale, un’applicazione di regole generali a casi specifici. Questa impostazione ha un fascino evidente: offre un’immagine rigorosa e ordinata della scienza, in cui ogni fenomeno trova posto in una rete di leggi universali. Tuttavia, proprio questa eleganza logica ha finito per sollevare interrogativi profondi sulla sua capacità di rendere conto della complessità reale della pratica scientifica.
“La filosofia nell’epoca dell’IA” di Adriano Fabris
Lo scorso 6 ottobre, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro “La filosofia nell’epoca dell’IA” di Adriano Fabris (Carocci editore, 2025). Il libro propone un approccio filosofico per comprendere il ruolo dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana e per orientarsi con maggiore consapevolezza negli ambienti tecnologici in cui siamo immersi. Partendo dalla necessità di chiarire termini ormai d’uso comune ma spesso fraintesi – come “intelligenza”, applicato tanto all’umano quanto all’artificiale – il testo indaga i presupposti impliciti nel celebre “gioco dell’imitazione” di Alan Turing e affronta il problema della verità nell’epoca delle fake news. Il volume sviluppa inoltre un’etica dell’intelligenza artificiale, delineandone i principi e proponendo una riflessione critica sul rapporto tra esseri umani e macchine. L’interrogativo di fondo resta aperto e urgente: vogliamo affidarci all’IA come supporto o siamo disposti ad esserne sostituiti? Una riflessione chiara, attuale e accessibile su una delle sfide centrali del nostro tempo. Con l’autore dialogano: la prof.ssa Veronica Neri e il prof. Marco Menon.
“L’armonia nascosta delle cose” di Massimo Visconti con Filippo Poletti
Il prossimo 10 novembre alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “L’armonia nascosta delle cose” di Massimo Visconti con Filippo Poletti (Egea, 2025). Dalla bottega di restauro pianoforti alle stanze della consulenza strategica nell’era dell’intelligenza artificiale: il volume ripercorre il singolare itinerario umano e professionale di Massimo Visconti, intrecciando l’eredità artigianale ricevuta dal padre con le sfide della trasformazione digitale. In otto capitoli, ricchi di episodi autobiografici e riflessioni sul management, Poletti raccoglie e restituisce il pensiero di Visconti, mettendo in luce le connessioni profonde tra la precisione del restauro e la complessità della consulenza d’impresa. Ne emerge una riflessione originale sulla metamorfosi del settore: oggi le boutique consulenziali più innovative stanno ridefinendo il proprio ruolo, puntando su prossimità, visione sistemica e intelligenza relazionale. Un invito a guardare al futuro con equilibrio tra saper fare, tecnologia e centralità della persona. Massimo Visconti e Filippo Poletti dialogheranno con Armando Guastella. Modera l’incontro Riccardo Pennisi. Per partecipare è necessario registrarsi.
“Culture e forme della civiltà” di Alberto Simonetti
Il prossimo 14 ottobre alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “Culture e forme della civiltà” di Alberto Simonetti (Carocci editore, 2025). Il volume esplora in chiave teorico-pratica il rapporto tra filosofia e antropologia, ponendo al centro la loro vocazione condivisa alla consilienza e all’interdisciplinarità. Da un lato, la filosofia si conferma come ricerca dell’universale e “cura per la chiarezza”, fornendo strumenti concettuali fondamentali per le scienze umane; dall’altro, l’antropologia, con la sua attenzione all’uomo come essere culturale, offre una molteplicità di esempi e percorsi che illuminano l’indagine filosofica. Nel dialogo tra le due discipline, il tema dell’educazione emerge come nodo centrale, espressione di un comune “divenire conoscenza”. Il testo delinea un confronto metodologico fecondo, capace di superare le chiusure specialistiche e restituire un orizzonte di libertà intellettuale e ricerca condivisa. Con l’autore dialogheranno il prof. Fabio Marcelli, professore associato di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Perugia, e il prof. Maurizio Coccia, docente di lettere nelle scuole superiori e Tutor per l’Università degli Studi di Perugia. Modera l’incontro Riccardo Pennisi. Per partecipare è necessario registrarsi.
“Dalla «fine della storia» allo «scontro delle civiltà»” di Luisa Borghesi
Il prossimo 19 novembre alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “Dalla «fine della storia» allo «scontro delle civiltà»” di Luisa Borghesi (Studium, 2025). Il volume ricostruisce e approfondisce il confronto tra due tra le voci più influenti della riflessione politico-strategica nordamericana del secondo Novecento: Francis Fukuyama e Samuel P. Huntington. A partire dai loro testi più noti – La fine della storia e l’ultimo uomo (1992) e Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale (1996) – l’analisi si concentra sulle due opposte letture del mondo post-Guerra fredda: l’una intrisa dell’ottimismo liberal-capitalista dell’era della globalizzazione, l’altra segnata da una visione realista e conflittuale dello scenario internazionale. Collocando i due autori tra il 1989 e l’11 settembre 2001, il volume supera le semplificazioni della pubblicistica per restituire la complessità di due paradigmi speculari: quello universalista e “messianico” e quello prudente e anti-egemonico. Un contributo attuale per comprendere il declino della centralità dell’Occidente e le difficoltà statunitensi nel governare il nuovo disordine globale. Con l’autrice dialogheranno il prof. Giovanni Dessì, professore di Storia del Pensiero Politico presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e il prof. Andrea Cannizzo, dottore di ricerca in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Messina. Modera l’incontro Riccardo Pennisi. Per partecipare è necessario registrarsi.
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
La città cancellata: Storia di Picentia, della guerra di Annibale e della vendetta di Roma
Il volume ricostruisce la vicenda storica della città di Picentia, dalla sua fondazione all’annientamento da parte di Roma all’indomani della seconda guerra punica. Situata tra Salerno e Pontecagnano, Picentia rappresenta un caso paradigmatico di damnatio memoriae: una città cancellata per aver parteggiato con Annibale, i cui abitanti furono dispersi e la cui identità fu rimossa dalla tradizione. Attraverso l’analisi incrociata delle fonti letterarie, archeologiche ed epigrafiche, il libro restituisce voce a una comunità cancellata dalla storia, indagando al contempo le strategie politiche e simboliche messe in atto dalla Repubblica romana per consolidare il proprio dominio. Una riflessione sulla forza della deterrenza, sul potere della memoria e sulle forme della sua manipolazione nella costruzione del passato.
Amina: Storia e archeologia di Pontecagnano tra Etruschi, Greci e Romani
Molto prima che diventasse Picentia, Amina fu una città viva, autonoma, profondamente mediterranea. Questo libro ne racconta la storia: un centro etrusco-campano dinamico e articolato, protagonista delle rotte commerciali e dei sistemi politici dell’Italia preromana. Amina fu una città con istituzioni, templi, necropoli, modelli insediativi e forme di rappresentazione del potere proprie, che ne fanno uno dei più interessanti laboratori di civiltà dell’Italia antica. Attraverso l’analisi delle fonti archeologiche, epigrafiche e storiche, il volume ricostruisce il ruolo di Amina nella rete dei centri medio-tirrenici tra VIII e III secolo a.C., fino alla cesura imposta dalla conquista romana e alla rifondazione con il nome di Picentia.