Stroncature Digest #50
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce analisi strutturare per incomporare la complessità e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Analisi & Ricerche
La nuova semiotica della scienza nei social media
La diffusione della scienza attraverso i social media visuali è un fenomeno recente e in rapida crescita. Piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube hanno rivoluzionato la comunicazione scientifica, permettendo di raggiungere rapidamente un vasto pubblico con contenuti immediati. Brevi video esplicativi, infografiche accattivanti e meme didattici traducono concetti complessi in forme iconiche e facilmente condivisibili. Si è sviluppato un nuovo linguaggio visivo della scienza, una semiotica in cui simboli e narrazioni figurative sostituiscono il testo specialistico, rendendo accessibili teorie e scoperte a un pubblico non specializzato. Questo cambiamento risponde all’esigenza di semplificare senza banalizzare: la scienza viene raccontata per immagini, in modo comprensibile ma accurato, così da colmare il divario tra comunità scientifica e società civile.
Punti cardinali
"Populismo digitale" di Alessandro Dal Lago
Nel saggio Populismo digitale, Alessandro Dal Lago indaga il nesso tra crisi politica, uso strategico di Internet e affermazione dei nuovi populismi, con particolare attenzione ai movimenti della destra radicale. La tesi centrale è che il web abbia trasformato profondamente il rapporto tra cittadini, media e politica, rendendo possibile un nuovo tipo di populismo, definito “digitale”. Tale populismo si fonda su un’illusione di partecipazione e libertà, mascherando in realtà dinamiche di controllo e manipolazione da parte di attori forti, siano essi imprenditori tecnologici o leader politici carismatici. Secondo l’autore, la Rete non è uno spazio neutro di libertà, bensì un ambiente condizionato da logiche algoritmiche e commerciali che favoriscono dinamiche polarizzanti e semplificatorie. Il populismo digitale, più che una deviazione della democrazia, rappresenta per Dal Lago una mutazione profonda della sua stessa struttura, favorita dalla crisi della rappresentanza e dalla marginalizzazione della sfera pubblica tradizionale.
"The Rise and Fall of the EAST" di Yasheng Huang
Nel libro The Rise and Fall of the EAST, Yasheng Huang propone una cornice interpretativa per spiegare la continuità e la specificità storica del potere politico cinese, riassunta nell’acronimo EAST: Examination, Autocracy, Stability, Technology. L’autore sostiene che questi quattro elementi, sviluppatisi nel corso della lunga storia imperiale e consolidatisi nella Repubblica Popolare Cinese, costituiscono un modello organizzativo che ha permesso alla Cina di ottenere coesione, sviluppo e controllo sociale. Tuttavia, Huang mette in guardia dal fatto che questi stessi elementi, oggi radicalizzati e svuotati di contropoteri, rischiano di trasformarsi nei fattori del declino. Il libro articola la tesi su una vasta scala cronologica, dalla dinastia Qin alla leadership di Xi Jinping, ed esplora le dinamiche interne dello Stato cinese, confrontandole con quelle delle democrazie moderne. La struttura analitica si fonda sulla tensione tra “scala” e “ambito” (scale e scope), attraverso cui Huang decifra le scelte storiche cinesi di unificazione, centralizzazione e omogeneizzazione. L’approccio è interamente centrato sulla capacità del potere di organizzare e disciplinare la società in assenza di una sfera civile autonoma.
Palinsesto
El poder local en América Latina, siglos XIX-XX
Il prossimo 27 maggio alle ore 17.00, Stroncature ospita una nuova puntata di Tertulias, la rubrica diretta Chiara Vangelisa. La puntata dal titolo “El poder local en América Latina, siglos XIX-XX”. El tema de la tertulia será la construcción y el ejercicio del poder local en América Latina, partiendo de los resultados de una investigación de los integrantes del Taller de Estudios e Investigaciones Antino-Amazónicos-TEIAA de la Universidad de Barcelona, proyecto que ha contado con la financiación del Ministerio de Ciencias, Innovación y Universidades del Gobierno de España (PID2019-103879GB-100). Los autores del libro colectivo final, coordinado por Pilar García Jordán, directora del proyecto, reflexionarán sobre los casos específicos de El Salvador, de la provincia boliviana de Guarayos, de las tierras indígenas de los Shuar (Ecuador), y del estado brasileño de Mato Grosso. Con la prof.ssa Chiara Vangelista dialogheranno: il prof. Antonio Acosta, il prof. Pol Colàs, la prof.ssa Pilar García Jordá e la prof.ssa Chiara Pagnotta. Per partecipare è necessario registrarsi.
"Storia anomala della normalità" di Fabrizio Acanfora
Il prossimo 2 maggio alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro "Storia anomala della normalità" di Fabrizio Acanfora (Luiss, 2024). Il volume si interroga su come, nel corso della storia, alcune persone siano state considerate un “errore” in base a narrazioni sociali e culturali escludenti che ancora oggi condizionano la percezione della diversità umana. Attraverso una riflessione che intreccia analisi critica e dimensione personale, l’autore mostra come tali rappresentazioni abbiano alimentato un modello competitivo fondato sulla selezione e sull’emarginazione. Il libro si propone così come un invito a ripensare radicalmente le dinamiche di inclusione ed esclusione, indicando nella cooperazione – e non nella competizione – la chiave per una società più giusta e solidale. Con l’autore dialogherà Alessia Dulbecco. Per partecipare è necessario registrarsi.