Stroncature Digest #63
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Tutti i contenuti prodotti da Stroncature (seminari, presentazioni, podcast, analisi, rubriche…) a partire dal 2020 sono tutti consultabili sul sito
Analisi & Ricerche
La tirannia del pollice: riflessioni sul senso del tempo online
Nella società contemporanea il tempo non è più soltanto una misura cronologica, ma una dimensione intensamente vissuta e trasformata. L’esperienza quotidiana è attraversata da una sensazione persistente di inadeguatezza temporale: il tempo sembra sempre insufficiente, instabile, saturo. Questo mutamento percettivo si accompagna a tre fenomeni distintivi che segnano la modernità avanzata: l’accelerazione dei ritmi, la simultaneità degli eventi e la rapida obsolescenza di pratiche, saperi e istituzioni. Secondo Hartmut Rosa, l’intera struttura sociale è oggi orientata alla velocità, fino a rendere la stasi equivalente alla regressione. Solo recentemente le scienze sociali hanno cominciato a considerare il tempo come una variabile strutturale, riconoscendone la funzione ordinatrice nei processi culturali e politici. Il presente contributo propone un’indagine su questi tre assi analitici – accelerazione, simultaneità e obsolescenza – per esplorare come il tempo, nella sua configurazione attuale, contribuisca a ridefinire le forme della vita collettiva, le dinamiche istituzionali e le modalità con cui le società rappresentano il proprio passato e il proprio futuro.
Recensioni & Presentazioni
"Guerra e natura umana. Le radici del disordine mondiale" di Gianluca Sadun Bordoni
Lo scorso 28 maggio, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro "Guerra e natura umana. Le radici del disordine mondiale" di Gianluca Sadun Bordoni (il Mulino, 2025).
Palinsesto
Presentazione Mondoperaio - maggio 2025 n.5
Il prossimo 30 maggio alle 16:00, Stroncature ospita la presentazione del numero 5 di Mondoperaio. Il numero di maggio 2025 della rivista Mondoperaio si apre con una riflessione sul significato del Primo Maggio e sul rapporto tra cittadinanza, lavoro e rappresentanza. Ampio spazio è dedicato alla figura di Papa Francesco, con approfondimenti sul suo rapporto con il mondo laico e sull’impatto simbolico e politico del suo recente viaggio in Africa. La sezione europea propone una lettura critica dell’attuale fase dell’Unione, tra crisi del modello occidentale, riarmo, narrazioni istituzionali e politiche di difesa. Si affrontano anche le difficoltà dell’UE nei Balcani e il ruolo del multilateralismo nel contesto globale. Segue un focus sulle dinamiche geopolitiche e sulle tensioni interne all’Unione Europea, analizzate come sintomo di un progressivo accerchiamento strategico. Il decreto sicurezza viene esaminato nei suoi risvolti costituzionali, simbolici e repressivi, con attenzione all’uso del diritto penale come strumento di controllo sociale. Spazio anche al tema del femminicidio e al dibattito sulla necessità di un inquadramento giuridico specifico. In ambito economico e sociale, il numero affronta le conseguenze del recente referendum sul lavoro e le sfide legate all’invecchiamento della popolazione italiana, tra sostenibilità del debito e diritto alla salute. Una sezione monografica è dedicata a Luciano Pellicani, con riflessioni sul suo pensiero politico, il pluralismo, il socialismo e la sua eredità culturale. Nella parte conclusiva, si riflette sulla memoria politica e sulla necessità di una riconciliazione nazionale, si analizza il rapporto tra società aperte e stabilità democratica, e si approfondisce il tema delle riforme elettorali, tra premi di maggioranza e rappresentanza. Chiudono il fascicolo un saggio su Ugo Guido Mondolfo, una ricostruzione storica dello sbarco di Anzio e un profilo culturale di Roberto De Simone, figura centrale del Novecento intellettuale italiano. Il direttore, Cesare Pinelli dialoga con Benedetta Barbisan, Gianpiero Gioia e Nunzio Mastrolia. Per partecipare è necessario registrarsi.
La terra e il vino. 150 anni di emigrazione italiana nel Rio Grande do Sul
Il prossimo 17 giugno alle ore 17.00, Stroncature ospita una nuova puntata di Tertulias, la rubrica diretta Chiara Vangelisa. La puntata dal titolo “La terra e il vino. 150 anni di emigrazione italiana nel Rio Grande do Sul”. A maggio di quest’anno sono iniziate le celebrazioni del centocinquantenario dell’immigrazione italiana nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul. Quattro studiosi delle migrazioni in Brasile sono invitati a una riflessione sulla costruzione della memoria migratoria e sul suo ruolo politico, culturale e sociale. Con la prof.ssa Chiara Vangelista dialogheranno il prof. Luis Fernando Beneduzi, Università di Venezia Ca’ Foscari, la prof.ssa Maria Catarina Chitolina, Universidade Federal de Santa Maria, il prof. Antonio de Ruggiero, Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, la prof.ssa Vânia Merlotti Herédia, Universidade de Caxias do Sul. Per partecipare è necessario registrarsi.
Punti cardinali
"La dignità ai tempi di Internet per un’economia digitale equa" di Jaron Lanier
Nel libro La dignità ai tempi di Internet per un’economia digitale equa, Jaron Lanier analizza criticamente le conseguenze economiche e sociali di un’economia fondata sull’informazione gratuita. L’autore ritiene che l’illusione della gratuità dei dati stia indebolendo le basi della democrazia e stia favorendo una crescente concentrazione di ricchezza nelle mani di poche piattaforme digitali. L’ipotesi centrale del volume è che ogni contributo informativo delle persone abbia un valore economico che dovrebbe essere riconosciuto e compensato. Secondo Lanier, il modello dominante in cui gli utenti cedono gratuitamente i propri dati in cambio di servizi digitali porta a una progressiva esclusione della classe media e ad un indebolimento dei diritti individuali. Il testo propone quindi un’alternativa fondata sul riconoscimento economico delle informazioni personali, secondo una logica di redistribuzione che restituisca dignità ai cittadini digitali. L’autore collega questa prospettiva a una visione più ampia del futuro dell’economia automatizzata, nella quale la partecipazione umana dovrebbe continuare a essere remunerata anche in assenza di lavoro tradizionale. Il libro rappresenta una proposta sistemica per contrastare la crescente disuguaglianza digitale e costruire un’economia equa.
Report
Sovranità economica e sicurezza strategica dell'Unione europea. Programmi e proposte
Le crisi globali degli ultimi anni – dalla pandemia alla guerra in Ucraina – e la competizione sistemica con potenze come Cina e Russia hanno evidenziato l’urgenza per l’Unione Europea di saldare il nesso fra indipendenza economica e sicurezza strategica. L’indipendenza economica è divenuta una componente imprescindibile della autonomia strategica europea, poiché la capacità di difesa e la resilienza geopolitica dipendono anche dal controllo delle filiere critiche, dall’accesso alle tecnologie avanzate e dalla protezione da pressioni esterne. Bruxelles ha quindi avviato un riposizionamento “geoeconomico”, dotandosi di strumenti per tutelare i propri interessi economici e mitigare vulnerabilità, affermando il principio che la sicurezza economica è parte integrante della sicurezza nazionale. In questa prospettiva, l’UE ha adottato politiche industriali, normative anti-coercitive e iniziative finanziarie comuni volte a rafforzare la resistenza macroeconomica e l’autonomia tecnologica, riconoscendo che senza sovranità economica non vi può essere una reale sicurezza strategica.