Stroncature Digest #66
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
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Analisi & Ricerche
Sovranità condivisa come paradigma europeo
Il concetto di sovranità condivisa è forse la caratteristica più distintiva del paradigma europeo di integrazione, tanto da poterlo definire un vero e proprio “marchio di fabbrica” dell’UE. L’idea che la sovranità – tradizionalmente intesa come autorità suprema ed esclusiva di uno Stato sul proprio territorio – possa essere esercitata congiuntamente da più Stati è rivoluzionaria rispetto alla concezione classica. Eppure è ciò che avviene in Unione Europea: gli Stati membri hanno deciso di condividere la sovranità in vari campi, convinti che così ciascuno ne esca in realtà rafforzato, anziché diminuito.
Report
Conseguenze sistemiche globali della svalutazione progressiva del dollaro USA
Negli ultimi mesi, il dollaro statunitense ha subito una significativa svalutazione, con il Dollar Index (DXY) che è sceso a 98,9, superando le previsioni di Morgan Stanley per la fine dell'anno. La banca d'investimento prevede un ulteriore calo del 9% nei prossimi 12 mesi, portando il DXY a 91, un livello osservato l'ultima volta durante la pandemia . Questa tendenza è attribuita a diversi fattori, tra cui le attese di tagli ai tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, la forza relativa delle valute concorrenti e le preoccupazioni riguardanti la sostenibilità fiscale degli Stati Uniti. Il mercato delle opzioni FX indica aspettative di ulteriore debolezza del dollaro, con una domanda elevata di opzioni put sul dollaro e una preferenza per valute rifugio come l'euro e lo yen . Parallelamente, l'amministrazione Trump ha manifestato l'intenzione di indebolire ulteriormente il dollaro per stimolare le esportazioni e ridurre il deficit commerciale. Il "Mar-a-Lago Accord", proposto dal consigliere economico Stephen Miran, mira a ristrutturare il sistema commerciale e monetario globale, deprezzando il dollaro pur mantenendone il ruolo di valuta di riserva mondiale .
Palinsesto
"Il mondo invisibile. L'origine delle credenze religiose" di Pietro Scarduelli
Il prossimo 20 giugno alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro "Il mondo invisibile. L'origine delle credenze religiose" di Pietro Scarduelli (Mimesis, 2025).
Il libro affronta una delle domande più affascinanti e irrisolte: perché l’essere umano continua a credere in divinità o forze superiori nonostante l’avanzamento della scienza? L’autore spiega come formulare questa domanda in termini razionali sia fuorviante, perché le credenze religiose non nascono da un ragionamento logico, bensì affondano le radici in un percorso evolutivo profondo e ancestrale.
Per comprendere perché miliardi di persone credono in Dio, Allah, Shiva o Budda, non basta interrogare i credenti: bisogna risalire alla storia evolutiva dei nostri antenati ominidi, esplorando i meccanismi psicologici, sociali e biologici che hanno reso la credenza un tratto distintivo dell’umanità. Una riflessione rigorosa e provocatoria sull’origine e sulla persistenza del bisogno di credere.
Con l'autore dialogheranno il prof. Ignazio Buttitta e la prof.ssa Silvia Barberani. Per partecipare è necessario registrarsi.