Stroncature Digest #77
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Analisi & Ricerche
Quando un evento cambia tutto
Qual è l’effettiva portata di un evento raro nella trasformazione dell’economia globale? In che modo fenomeni apparentemente scollegati – come un attentato terroristico, una crisi finanziaria o l’esplosione del debito studentesco – possono essere collegati da catene causali non lineari? E, soprattutto, quali sono le implicazioni di tali connessioni per la nostra capacità di prevedere, prevenire o gestire l’instabilità sistemica? Questo articolo affronta queste domande attraverso l’analisi dei cosiddetti “cigni neri”, eventi estremi e imprevedibili che, pur nella loro rarità statistica, sono in grado di ridefinire le traiettorie di mercati, istituzioni e comportamenti collettivi. A partire dall’11 settembre 2001, viene ricostruita una sequenza di trasformazioni che conduce alla crisi del 2008 e, più oltre, all’indebitamento strutturale di milioni di studenti negli Stati Uniti. La riflessione si estende al ruolo della razionalità limitata, dei comportamenti imitativi e delle emozioni collettive, non come semplici distorsioni del mercato o della sfera pubblica, ma come elementi costitutivi dei processi decisionali. In un’economia interconnessa, le ondate emotive e le bolle speculative non restano fenomeni locali: si propagano, si amplificano e ridisegnano equilibri e fragilità su scala globale. Per questo, comprendere la natura endogena dell’instabilità e riconoscere il peso delle variabili cognitive e affettive diventa oggi una necessità analitica e politica.
Recensioni & Presentazioni
"Guardando dalla finestra" di Romano Ferrari Zumbini
Lo scorso 25 giugno, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro "Guardando dalla finestra" di Romano Ferrari Zumbini (Paracelsus edizioni, 2025). Il libro offre una lucida e appassionata riflessione critica sull’evoluzione della società occidentale contemporanea. L’autore, Romano Ferrari Zumbini, osserva un mondo sempre più fragile e disorientato, segnato da tensioni profonde e contraddizioni evidenti. Una società indifesa, incapace di conciliare la tutela dell’ambiente con la sicurezza collettiva; impaurita, che rinuncia a esprimere giudizi di valore; livellata, che rifiuta il merito e teme l’eccellenza; dilaniata, priva di un sentire comune su questioni fondamentali; incerta, in cui i criteri di giudizio si dissolvono a favore di un’iper-moralità diffusa; alogica, che abbandona il Logos confondendo infinito e illimitato. Al centro di questa crisi, Zumbini individua la perdita del senso del Tempo, una cesura profonda con la tradizione storica e culturale dell’Occidente. Per la prima volta, l’età avanzata non è più sinonimo di saggezza, ma di marginalità. Questo spaesamento temporale alimenta l’illusione della fluidità permanente, a scapito della realtà. Per l’autore, solo recuperando il legame con il tempo – e con la realtà che esso ancora ci permette di afferrare – sarà possibile uscire dall’impasse dell’“unica via possibile” (TINA) e aprirsi alla possibilità di alternative ragionevoli (TARA). Un saggio che invita a guardare il presente con onestà e coraggio, per ritrovare un orientamento comune e condiviso. Con l’autore dialogano il prof. Lorenzo Castellani e il dott. Luca Picotti.
Punti cardinali
"La guerra fredda globale. Gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica e il mondo" di Odd Arne Westad
Il volume La guerra fredda globale. Gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica e il mondo di Odd Arne Westad si propone di ridefinire la Guerra Fredda come un fenomeno storico di scala mondiale, superando la narrazione eurocentrica tradizionale. L’autore, storico norvegese specializzato in relazioni internazionali, articola la propria analisi lungo un arco cronologico che abbraccia tutto il XX secolo, con particolare attenzione alle dinamiche ideologiche, politiche ed economiche che hanno coinvolto non solo le due superpotenze, ma anche i paesi del cosiddetto Terzo mondo. La finalità del testo è comprendere come la Guerra Fredda sia stata non solo uno scontro tra due blocchi, ma anche una competizione per l’influenza globale, strutturata attorno a progetti ideologici universalistici in conflitto. La struttura dell’opera si sviluppa in sezioni tematiche che seguono un ordine cronologico e geografico, ricostruendo l’evoluzione della politica estera statunitense e sovietica, l’interazione con il mondo post-coloniale, i nodi delle crisi locali e le trasformazioni interne che hanno portato al declino del bipolarismo.
Palinsesto
Presentazione del n. 6 di Mondoperaio
Il prossimo 30 giugno alle 17:00, Stroncature ospita la presentazione del numero 6 di Mondoperaio. Il numero si apre con un’analisi sulla crisi delle democrazie rappresentative , tra derive autoritarie, disaffezione e trasformazioni della partecipazione politica. La sezione dedicata alla politica interna affronta il ruolo del Presidente della Repubblica, il ritorno delle ideologie in Parlamento e la diffusione di una concezione neoliberale del costituzionalismo. Ampio spazio è riservato alla figura di Giorgio Napolitano: attraverso riflessioni istituzionali, politiche e personali emerge il ritratto di un protagonista del riformismo italiano ed europeo. Sul piano internazionale, si discute la crisi dell’Occidente liberale, le trasformazioni del progetto europeo e il Mediterraneo come crocevia di dialogo e fratture. Viene proposta una lettura critica delle nuove logiche geopolitiche e delle sfide ambientali e finanziarie. Il lavoro resta al centro del dibattito, con interventi dedicati al salario minimo, alla precarietà e alle crescenti diseguaglianze. Si evidenziano le tensioni tra produttività, diritti e coesione sociale. Nella sezione culturale si riflette sul rapporto tra tecnocrazia e politica, mentre si affrontano anche i dilemmi etici e sociali legati all’intelligenza artificiale. Il fascicolo si chiude con un omaggio a Norberto Bobbio nel centenario della nascita, tra memoria, attualità del suo pensiero e nuove prospettive critiche. Il direttore, Cesare Pinelli dialoga con Guido Sirianni, Marco Trotta e Nunzio Mastrolia. Per partecipare è necessario registrarsi.