Terza Missione #16
Stroncature è la piattaforma per la Terza missione, per la disseminazione scientifica e culturale e il trasferimento tecnologico. In collaborazione con Università ed Enti di ricerca pubblici produce contenuti e formati (video, podcast, testi divulgativi, infografiche) che servono alla diffusione, valorizzazione e trasferimento dei frutti della ricerca pubblica, nella convinzione che l’Università e la Ricerca, in una economia della conoscenza, siano il vero motore di progresso sociale e sviluppo economico. C’è di più: c’è la convinzione che raccontare le storie della Ricerca, le sfide a cui ricercatori e ricercatrici, studiose e studiosi dedicano la loro esistenza sia il modo migliore per suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, per accettare la sfida a risolvere problemi sempre più complessi e difficili, spostando così un po’ più in là il confine che separa il noto e a ridurre il campo dell’ignoto.
Abbonarsi a Stroncature significa accedere a una infrastruttura cognitiva, il cui valore cresce nel tempo. L’abbonamento consente di utilizzare un patrimonio di oltre 1.400 video e podcast originali con dibattiti e seminari dei protagonisti della cultura e della ricerca italiana; più di 4.000 analisi e approfondimenti, in particolare su filosofia della scienza e studi sulla complessità, e un archivio di oltre 1.000 schede analitiche (in continuo aggiornamento) dedicate ai più importanti testi di saggistica pubblicati a livello globale. Nonchè tutti i materiali prodotti nell’ambito delle partnership tra Stroncature e di Dipartimenti universitari per le attività di Terza Missione.
“CO₂ da problema a risorsa – cattura e conversione”
Nuova puntata della serie “Molecole in Scatola”, un’iniziativa del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino che esplora il legame tra chimica e società. Che cos’è l’anidride carbonica, come è coinvolta nel riscaldamento del pianeta, e cosa sta facendo oggi la ricerca chimica per circoscrivere il problema? È possibile trasformare la CO₂ da minaccia ambientale a risorsa utile per il futuro? Francesca Marocco Stuardi e Alice Barbero ci accompagnano in un viaggio tra scienza dei materiali, sostenibilità e innovazione tecnologica, per esplorare le strategie più avanzate per catturare la CO₂ dall’atmosfera, immagazzinarla in modo sicuro oppure convertirla in nuovi composti ad alto valore aggiunto. Si parla di chimica verde, transizione energetica e approcci integrati, con uno sguardo attento sia alle soluzioni di laboratorio sia al ruolo che ciascuno di noi può giocare nella sfida climatica. Perché solo un insieme coordinato di conoscenze, tecnologie e comportamenti può davvero fare la differenza. “CO₂ da problema a risorsa – cattura e conversione” è una puntata speciale legata al progetto “Chimica 4.0: Molecole e Materiali per la Società di Domani”, in relazione alle tematiche “Ambiente” ed “Energia”. #CH4_0 è stato finanziato nell’ambito dei “Dipartimenti di Eccellenza”, il prestigioso riconoscimento del Ministero dell’Università e della Ricerca, per il quinquennio 2023–27”
Asimmetrie informative e tutela del risparmio: conoscenza, fiducia e responsabilità pubblica
Il tema delle asimmetrie informative rappresenta oggi una delle principali sfide per la tutela costituzionale del risparmio. Con questo termine si intende la situazione in cui vi è un dislivello di conoscenza tra chi offre strumenti di investimento e chi li acquista, con conseguente squilibrio nei rapporti e rischio di scelte non pienamente consapevoli. In un contesto come quello finanziario, dove i prodotti sono sempre più complessi e diversificati, la distanza di competenze tra operatori e risparmiatori tende ad ampliarsi, compromettendo la possibilità dei cittadini di proteggere in modo adeguato le proprie risorse. L’articolo 47 della Costituzione, che pone il risparmio al centro della protezione pubblica, assume in questo quadro un valore di particolare rilievo, poiché non basta tutelare formalmente i contratti: occorre garantire condizioni che permettano a tutti di accedere a informazioni chiare, corrette e comprensibili. Senza questa base di conoscenza condivisa, la fiducia dei cittadini si indebolisce e la funzione stessa del risparmio viene messa a rischio.
ITS Academy: natura e funzionamento di un modello formativo innovativo
Gli Istituti Tecnici Superiori, oggi denominati ITS Academy, rappresentano una delle innovazioni più rilevanti introdotte nel panorama della formazione italiana degli ultimi due decenni. Nati come fondazioni di natura pubblico-privata, questi enti riuniscono scuole, università, enti locali, centri di ricerca e soprattutto imprese, creando un modello di governance basato sulla collaborazione tra diversi attori del territorio. La loro istituzione è stata concepita per colmare un vuoto storico del sistema formativo italiano, tradizionalmente polarizzato tra licei e università da un lato e percorsi professionali brevi dall’altro, senza un vero segmento terziario professionalizzante. Gli ITS si inseriscono dunque come anello intermedio, offrendo percorsi post-diploma che hanno durata biennale o triennale, fortemente orientati all’acquisizione di competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Non si tratta semplicemente di scuole professionali avanzate, ma di veri e propri laboratori di formazione e innovazione, che operano in stretto contatto con le filiere produttive e con le esigenze specifiche dei sistemi economici locali.
Chi può far parte di una comunità energetica: i vincoli soggettivi e territoriali
Uno degli aspetti più interessanti delle comunità energetiche rinnovabili è la loro apertura a una pluralità di soggetti. La loro forza risiede proprio nel mettere insieme cittadini, piccole imprese, enti locali ed enti del Terzo settore in un progetto condiviso di produzione e consumo di energia pulita. Questa inclusività, però, non è priva di regole. Il legislatore, nel recepire la direttiva europea e nel definire la disciplina nazionale, ha stabilito criteri precisi su chi può far parte di una comunità energetica e su quali vincoli territoriali debbano essere rispettati. L’obiettivo è chiaro: evitare che le comunità vengano dominate da soggetti troppo forti, come grandi imprese o operatori energetici tradizionali, e garantire che restino radicate nel territorio, mantenendo la natura di progetto collettivo e locale. Per i cittadini e le piccole realtà che vogliono aderire, conoscere questi limiti significa capire non solo chi può partecipare, ma anche perché la normativa ha scelto di fissare regole stringenti.





