Lo scorso 24 luglio, Stroncature ha ospitato la presentazione del numero 7 - 8 di Mondoperaio.
Il numero doppio luglio-agosto 2025 si apre con una riflessione sul concetto di crisi: da condizione eccezionale a stato permanente, capace di ridefinire gli equilibri politici, economici e culturali.
Ampio spazio è dedicato al rapporto tra intellettuali e potere, tra distanza critica e partecipazione, tra autonomia e militanza. Si esplorano i rischi del populismo culturale e le responsabilità della classe dirigente nella costruzione del discorso pubblico.
Nella sezione dedicata alla sinistra, si affrontano i nodi della rappresentanza, il rapporto con il mondo del lavoro e le difficoltà nel ripensare una proposta politica che tenga conto di giustizia sociale, identità collettive e transizioni ecologiche.
Uno spazio di approfondimento è riservato al Medio Oriente, tra instabilità geopolitica, nuove alleanze e persistenti conflitti.
Il numero propone anche una riflessione sul senso dell’appartenenza democratica e sulla tenuta delle istituzioni, con particolare attenzione al ruolo dei partiti, alla partecipazione civica e alle forme di democrazia deliberativa.
Nella sezione culturale si analizza l’evoluzione del pensiero filosofico e politico nella società post-moderna, con uno sguardo al ruolo della letteratura e delle discipline umanistiche nella formazione del cittadino.
Chiudono il fascicolo contributi sullo stato dell’Unione Europea, la questione migratoria e un omaggio a figure centrali del pensiero italiano e internazionale, tra memoria, impegno e critica sociale.
Il direttore, Cesare Pinelli dialoga con Lucia Abbatantuono e Nunzio Mastrolia.
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