Stroncature Digest #109
Stroncature è la piattaforma per la Terza missione, per la disseminazione scientifica e culturale e il trasferimento tecnologico. In collaborazione con Università ed Enti di ricerca pubblici produce contenuti e formati (video, podcast, testi divulgativi, infografiche) che servono alla diffusione, valorizzazione e trasferimento dei frutti della ricerca pubblica, nella convinzione che l’Università e la Ricerca, in una economia della conoscenza, siano il vero motore di progresso sociale e sviluppo economico. C’è di più: c’è la convinzione che raccontare le storie della Ricerca, le sfide a cui ricercatori e ricercatrici, studiose e studiosi dedicano la loro esistenza sia il modo migliore per suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, per accettare la sfida a risolvere problemi sempre più complessi e difficili, spostando così un po’ più in là il confine che separa il noto e a ridurre il campo dell’ignoto.
Abbonarsi a Stroncature significa accedere a una infrastruttura cognitiva, il cui valore cresce nel tempo. L’abbonamento consente di utilizzare un patrimonio di oltre 1.400 video e podcast originali con dibattiti e seminari dei protagonisti della cultura e della ricerca italiana; più di 4.000 analisi e approfondimenti, in particolare su filosofia della scienza e studi sulla complessità, e un archivio di oltre 1.000 schede analitiche (in continuo aggiornamento) dedicate ai più importanti testi di saggistica pubblicati a livello globale. Nonchè tutti i materiali prodotti nell’ambito delle partnership tra Stroncature e di Dipartimenti universitari per le attività di Terza Missione.
Autonomia e vincoli: come i sistemi complessi si mantengono vivi
Ogni sistema vivente o sociale esiste grazie a un equilibrio tra libertà e vincolo. La nozione di autonomia, nella prospettiva dei sistemi complessi, non indica isolamento ma capacità di mantenere la propria organizzazione attraverso flussi di energia, materia e informazione. Un sistema è autonomo quando riesce a riprodurre le condizioni della propria esistenza adattandosi all’ambiente. L’autonomia è dunque un processo, non uno stato. Essa si fonda su vincoli interni che regolano il comportamento degli elementi e su vincoli esterni che definiscono il campo delle interazioni possibili. In questa visione, i vincoli non sono ostacoli ma strumenti che rendono possibile la coerenza del sistema. L’autonomia non nasce dall’assenza di dipendenze, ma dalla capacità di coordinarle. L’organizzazione diventa un compromesso dinamico fra apertura e chiusura, fra stabilità e variazione. In questo equilibrio instabile si trova la condizione di ogni forma di vita e di ogni sistema complesso funzionante.
La retorica della trasparenza come simulazione di responsabilità
“Trasparenza” è divenuta una parola d’ordine immancabile nel discorso pubblico contemporaneo. Governi, istituzioni internazionali e leader politici proclamano di agire nel nome della trasparenza, esibendo portali di open data, dirette streaming di riunioni, pubblicazione di redditi e patrimoni dei ministri. Nell’immaginario democratico, la trasparenza incarna la virtù della responsabilità: un potere trasparente dovrebbe essere automaticamente un potere controllabile dai cittadini. Tuttavia, l’enfasi retorica sulla trasparenza spesso non corrisponde a reali progressi in termini di accountability. Vi è il rischio che la trasparenza venga usata come simulazione di responsabilità – una sorta di illusione ottica che mostra un’amministrazione apparentemente aperta, mentre le dinamiche decisionali restano opache o immutate.
“Il modernismo e la Chiesa valdese” di Giovanni Vian
Lo scorso 22 ottobre, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro “Il modernismo e la Chiesa valdese” di Giovanni Vian (Carocci editore, 2025). Il volume ricostruisce in modo puntuale e documentato l’atteggiamento della Chiesa valdese nei confronti del riformismo religioso cattolico nei primi decenni del Novecento, con particolare attenzione al dibattito sul modernismo. Attraverso l’analisi delle principali riviste valdesi dell’epoca, emerge come la questione modernista abbia avuto un impatto rilevante non solo all’interno del mondo valdese, ma anche nel più ampio contesto dell’evangelismo italiano. La ricerca mostra una polarizzazione significativa tra due posizioni: da un lato, il sostegno ai tentativi dei modernisti di riformare la Chiesa cattolica dall’interno; dall’altro, l’invito esplicito a prendere le distanze da un’istituzione giudicata irriformabile, soprattutto dopo la condanna del modernismo da parte di papa Pio X, e ad aderire a una delle Chiese evangeliche. Particolarmente interessante risulta l’identificazione dell’autore di un articolo pseudonimo sui rapporti tra protestanti e modernisti, che fino a oggi era stato attribuito erroneamente a Ernesto Buonaiuti. La corretta attribuzione induce a ripensare e a ridatare i rapporti tra Buonaiuti e gli ambienti evangelici. Nel suo insieme, il volume offre un contributo significativo alla storia religiosa contemporanea e alle dinamiche delle relazioni tra le Chiese cristiane, in un periodo in cui – anche grazie all’irruzione del modernismo – cominciava a delinearsi, tra molte difficoltà, l’orizzonte dell’ecumenismo. Con l’autore dialogano: Francesca Tasca, coordinatrice della redazione di “Riforma e movimenti religiosi” (Società di Stdi Studi Valdesi) e il prof. Federico Ferrari, Johannes Gutenberg Universität - Mainz.
“Il tiranno fiorentino” di Alessandro Lo Bartolo
Il prossimo 31 ottobre alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “Il tiranno fiorentino” di Alessandro Lo Bartolo (Editori Laterza, 2025). Nel pieno delle Guerre d’Italia, la transizione di Firenze dalla repubblica al principato segna un momento decisivo nella storia politica europea. Il webinar prende in esame questa frattura istituzionale, mettendo a confronto l’immaginario ideologico che ha circondato la figura di Alessandro de’ Medici con la realtà delle dinamiche storiche che ne hanno accompagnato l’ascesa. Imposto con la forza dal papa e dall’imperatore a una città determinata a difendere la propria autonomia, Alessandro inaugura due secoli di dominio dinastico sulla Toscana e diventa, per i suoi oppositori, il simbolo della decadenza italiana. Ma al di là della leggenda nera, chi fu davvero il primo duca di Firenze? Il seminario affronta le tensioni tra libertà e autorità, tra costruzione del potere e rappresentazione del nemico, in uno dei momenti più controversi della modernità politica italiana. Con l’autore dialogheranno la prof.ssa Elena Valeri (PO di Storia moderna presso il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo dell’Università di Roma La Sapienza) e il prof. Marcello Simonetta (Senior Research Scholar presso The Medici Archive Project e Professor presso la NYU Florence and Syracuse University). Modera l’incontro Riccardo Pennisi.
“La religione degli intellettuali” Roberto Cipriani
Il prossimo 27 ottobre alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro “La religione degli intellettuali” Roberto Cipriani (FrancoAngeli, 2025). Nel corso del Novecento italiano il rapporto tra intellettuali e religione ha assunto forme molteplici, spesso segnate da tensioni profonde tra cultura laica e tradizione cristiana. Il webinar prende le mosse da un’indagine durata oltre mezzo secolo, per interrogare criticamente le traiettorie biografiche e intellettuali di quattro figure emblematiche: Achille Ardigò, Augusto Del Noce, Franco Ferrarotti e Tullio Vinay. Tra posizioni di critica, confronto, appartenenza o distanza, emerge una pluralità di approcci che confermano la persistenza del religioso come nodo strategico nella definizione dell’identità culturale italiana. Sullo sfondo, l’esperienza del “Progetto Culturale” promosso dalla CEI tra il 1994 e il 2007 offre un ulteriore spunto di riflessione sul ruolo delle istituzioni ecclesiastiche nel plasmare l’orizzonte del dibattito pubblico. Un’occasione per riflettere sul nesso tra pensiero critico, fede e sfera pubblica in un Paese attraversato da fratture simboliche tuttora attive. Con l’autore dialogheranno la prof.ssa Consuelo Corradi (Università Lumsa di Roma) e il prof. Costantino Cipolla (Università di Bologna). Modera l’incontro Riccardo Pennisi.
Global Opinions - n.1 ottobre/2025
Global Opinions è una rassegna delle principali analisi, opinioni e commenti apparsi sulle più autorevoli testate internazionali. Ogni articolo è sintetizzato in italiano con l’obiettivo di restituirne con chiarezza e precisione il contenuto, il contesto e le implicazioni. Le testate monitorate includono: Financial Times, The Economist, The Washington Post, The New York Times, Foreign Affairs, Le Monde, El País, Le Figaro, The Telegraph e The Wall Street Journal. L’obiettivo è offrire al lettore strumenti per leggere il contesto globale e le sue evoluzioni. L’assunto di fondo è che l’analisi sistematica di Editoriali, Opinioni e Analisi possa non solo dare una immagine esatte dei temi su cui il mondo dibatte e che ritiene importanti, ma anche le evoluzioni in corso più profonde.
Licosia
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
La lente distorta della società: Malattia, violazione dell’ordine sociale e stigma tra XIX e XXI secolo
Prendendo spunto dalla realtà del manicomio senese che ha approfondito in anni di ricerche, l’autore indaga l’universo umano focalizzando l’attenzione sullo stigma che dai tempi antichi e ancor oggi può colpire individui malati o portatori di comportamenti considerati devianti dalla società. Nel tentativo di difendersi da ciò che non conosce, quest’ultima si rapporta con il diverso da sé osservandolo attraverso una lente che distorce la realtà, caricandolo così di un giudizio negativo che finisce per annientarne la personalità, il volere, la possibilità di vivere dignitosamente. Con un approccio multidisciplinare l’autore offre al lettore la possibilità per ripensare al corretto rapporto con l’altro, fondamentale nella vita sociale e in particolare per quanti svolgono la propria professione in ambito sanitario.
Il lato oscuro della forza
L’Alto potenziale cognitivo (plusdotazione) è una neuro atipicità che si presenta con caratteristiche neuropsicologiche specifiche: discrepanza tra abilità cognitive e competenze strumentali, ipersensibilità, iper reattività emotiva, pensiero divergente, pensiero arborescente, precocità di raggiungimento di determinate tappe di sviluppo, velocità nell’acquisizione, difficoltà di attenzione, di concentrazione, fatica nell’organizzare sequenzialmente le informazioni, eccetera…
L’aspetto generale che caratterizza i bimbi APC è la forza dell’intelligenza “fluida”, vale a dire l’abilità di risolvere nuovi problemi, cogliere connessioni, sviluppare nuove conoscenze. Un altro aspetto che può manifestarsi è la creatività.
L’APC non è “solo” rapidità, folgorazione, apprendimento precoce, interesse per temi primari, sensibilità e così via (cosa che pone il problema della noia delle cose scolastiche, già sapute).
Conosciamo giovani brillanti, dall’intelligenza fluida scoppiettante, curiosi, creativi, ma che possono apparire pigri, tergiversatori, insicuri, annoiati, ansiosi, sognatori.
In generale osserviamo una discrepanza tra qualità di ragionamento (input) e qualità delle esecuzioni (output).
Essere ad Alto Potenziale è qualche cosa di più complesso e differente dall’essere “maggiormente intelligente” della media.
L’APC può caratterizzarsi in un modo di funzionare intuitivo, visivo, gestaltico. Come strutturarlo?
L’APC può caratterizzarsi nella scarsa coscienza delle proprie modalità di apprendimento. Come acquisire consapevolezza?
“Il lato oscuro della forza” tratta di questi e altri quesiti.
Antropologia del welfare: La cultura dei diritti sociali in Italia
Facendo ricorso agli ormai numerosi studi di antropologi e antropologhe che hanno osservato l’Italia sociale e le sue istituzioni, il volume intende rispondere a una domanda, soltanto all’apparenza banale: «che cosa si può dire di antropologico sul welfare?». Nonostante sia da tempo pesantemente “sotto attacco”, in Europa e in Italia il welfare esiste e resiste come parte integrante del sistema sociale europeo. Proporre una lettura del welfare italiano che tenga insieme piani di analisi e “giochi di scala” differenti significa restituire un’immagine complessiva del sistema socioculturale in cui viviamo, mettendo in luce la capacità dell’antropologia di contribuire in modo sia teorico sia applicato al benessere della società.








