Stroncature Digest #85
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce approfondimenti che hanno come metodo l’analisi delle conseguenze non intenzionali e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della Ricerca scientifica da loro condotta, contribuendo alla Terza Missione delle università (publica engagement, valorizzazione della ricerca, disseminazione, trasferimento tecnologico…). L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico, società e sistema produttivo. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e del clickbait. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Nulla è isolato, tutto è interconnesso
In un tempo segnato dalla moltiplicazione delle crisi e dall’accelerazione dei mutamenti globali, persiste, nelle narrazioni pubbliche e in molte analisi specialistiche, un’abitudine a pensare i problemi come compartimenti stagni. L’economia si occuperebbe di inflazione e disoccupazione, la geopolitica di alleanze e guerre, l’ecologia di emissioni e risorse. A questa frammentazione analitica corrisponde un’organizzazione del sapere e dell’azione in discipline, ministeri, comitati tecnici. Tuttavia, è sempre più evidente che questa struttura per categorie è inadeguata a leggere la realtà presente. I fenomeni non si offrono più (ammesso lo siano mai stati) come questioni isolabili, affrontabili con soluzioni lineari o competenze verticali. Al contrario, rivelano una trama di relazioni reciproche, effetti indiretti, retroazioni non previste. Più che settori distinti, viviamo dentro un campo integrato di interdipendenze. Ed è proprio questa interdipendenza che mina alla radice l’idea che esistano problemi autonomi, trattabili in astratto.
Terza Missione
Questo episodio del podcast di Stroncature rientra nelle attività di Terza Missione della piattaforma, che si propone di veicolare con strumenti e formati diversi i contenuti scientifici prodotti dai dipartimenti universitari con cui collabora stabilmente. In questo caso, il podcast è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia (DISEADE) dell’Università di Milano-Bicocca e propone una sintesi divulgativa del contributo della professoressa Camilla Buzzacchi, direttrice del dipartimento e dell’Osservatorio PAB. Il testo di riferimento, pubblicato da Giappichelli nel 2024, è intitolato Il ruolo delle regioni nella tutela della salute.
L’episodio analizza il modello italiano di sanità pubblica, articolato nella ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, chiarendo il significato e la funzione dei livelli essenziali di assistenza (LEA), i meccanismi di finanziamento, le disparità territoriali e le criticità emerse nel contesto pandemico. Particolare attenzione è dedicata al ruolo del settore privato all’interno del sistema sanitario nazionale e ai rischi di squilibrio tra logiche pubbliche e logiche di mercato.
Viene inoltre affrontato il caso emblematico della Lombardia, con un approfondimento sulle conseguenze dei piani di rientro nelle regioni in deficit. Il podcast si conclude con un’analisi delle implicazioni della recente legge sull’autonomia differenziata e del dibattito sui livelli essenziali delle prestazioni (LEP), mettendo in evidenza i rischi di una cristallizzazione delle disuguaglianze e le sfide che attendono il sistema sanitario nazionale. L’iniziativa conferma l’impegno di Stroncature nella diffusione pubblica del sapere scientifico, come strumento di impatto culturale e sociale.
Sanità pubblica e responsabilità regionali: capire il modello italiano
Questo episodio del podcast di Stroncature rientra nelle attività di Terza Missione della piattaforma, che si propone di veicolare con strumenti e formati diversi i contenuti scientifici prodotti dai…
Recensioni & Presentazioni
Presentazione del n. 7 -8 di Mondoperaio
Lo scorso 24 luglio, Stroncature ha ospitato la presentazione del numero 7 - 8 di Mondoperaio.
Punti cardinali
"Indira Gandhi and the Years that Transformed India" di Srinath Raghavan
Srinath Raghavan, storico e analista politico indiano, propone in questo libro una lettura rigorosa e documentata degli anni in cui Indira Gandhi ha governato l’India, sostenendo che il periodo che va dalla metà degli anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta – ciò che definisce “i lunghi anni Settanta” – rappresenta il vero momento di svolta della storia indiana postcoloniale. L’opera si colloca nel genere della storia politica, con uno sguardo fortemente ancorato alle fonti d’archivio e con l’obiettivo dichiarato di spiegare, piuttosto che giudicare, le trasformazioni istituzionali, economiche e ideologiche innescate dalla leadership di Indira Gandhi. Il libro si articola lungo un percorso cronologico che ricostruisce l’ascesa politica della leader indiana, la sua gestione delle crisi interne ed esterne, l’instaurazione dello stato d’emergenza, le strategie di controllo e mobilitazione delle masse, fino all’epilogo tragico del suo assassinio. Raghavan rifiuta sia le agiografie sia le demonizzazioni, adottando un approccio analitico che intreccia storia istituzionale, economia politica e cultura costituzionale. Il risultato è una narrazione che delinea la trasformazione dell’India da giovane repubblica post-coloniale a democrazia di massa instabile, segnata da tensioni tra autoritarismo e partecipazione popolare, tra pianificazione centralizzata e aperture al mercato.
"Apple in China" di Patrick McGee
Il libro Apple in China. The Capture of the World’s Greatest Company di Patrick McGee è un’analisi documentata e approfondita del legame strutturale che si è creato nel tempo tra Apple e la Cina. L’autore ricostruisce come la più grande azienda tecnologica occidentale sia divenuta progressivamente dipendente dal sistema industriale, politico e normativo cinese, in un rapporto che ha mutato la traiettoria strategica e culturale dell’impresa. L’opera si propone di mostrare non solo i benefici economici che Apple ha ottenuto da questo legame, ma anche le progressive concessioni politiche, i compromessi tecnici e i rischi sistemici che ne sono derivati. Il libro non si limita a denunciare una presunta complicità, ma ne esamina le logiche, le tappe e le dinamiche, illustrando come Cupertino, pur mantenendo una narrazione pubblica basata sull’indipendenza e sull’etica aziendale, abbia accettato condizioni sempre più stringenti pur di mantenere l’accesso a un ecosistema produttivo senza eguali. Il racconto si concentra sullo scambio tra know-how, scala industriale e controllo politico, ponendo al centro l’interrogativo su quanto Apple sia ancora una compagnia americana e quanto invece sia diventata una componente funzionale al progetto cinese di supremazia tecnologica.