Terza Missione #17
Stroncature è la piattaforma per la Terza missione, per la disseminazione scientifica e culturale e il trasferimento tecnologico. In collaborazione con Università ed Enti di ricerca pubblici produce contenuti e formati (video, podcast, testi divulgativi, infografiche) che servono alla diffusione, valorizzazione e trasferimento dei frutti della ricerca pubblica, nella convinzione che l’Università e la Ricerca, in una economia della conoscenza, siano il vero motore di progresso sociale e sviluppo economico. C’è di più: c’è la convinzione che raccontare le storie della Ricerca, le sfide a cui ricercatori e ricercatrici, studiose e studiosi dedicano la loro esistenza sia il modo migliore per suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, per accettare la sfida a risolvere problemi sempre più complessi e difficili, spostando così un po’ più in là il confine che separa il noto e a ridurre il campo dell’ignoto.
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Dalle microonde alla risonanza magnetica: nanoparticelle più chiare, stabili e sicure per la diagnostica medica del futuro
Negli ultimi anni la diagnostica per immagini ha trasformato la medicina, rendendo visibile ciò che fino a poco tempo fa restava invisibile. Tra le tecniche più avanzate c’è la risonanza magnetica (MRI), uno strumento fondamentale per esplorare l’interno del corpo umano senza ricorrere a radiazioni o interventi invasivi. Tuttavia, per ottenere immagini nitide e dettagliate, la MRI necessita di “agenti di contrasto”, sostanze che migliorano la distinzione tra diversi tessuti e rendono più leggibili le strutture interne. Gli agenti più efficaci sono spesso a base di nanoparticelle magnetiche, piccolissime particelle di ossido di ferro, mille volte più piccole di un granello di sabbia, capaci di interagire con i campi magnetici. Ma nonostante i progressi, molti materiali finora utilizzati presentano limiti importanti: tendono ad aggregarsi, a degradarsi nel tempo o a interagire in modo indesiderato con le cellule. Da queste difficoltà è partita la ricerca di un ampio gruppo dell’Università di Torino, formato da Federica Calsolaro, Francesca Garello, Eleonora Cavallari, Giuliana Magnacca, Mikhail V. Trukhan, Maria Carmen Valsania, Giancarlo Cravotto, Enzo Terreno e Katia Martina, che ha ideato un nuovo modo per produrre nanoparticelle magnetiche più stabili, più sicure e più efficaci, pubblicato su Nanoscale Advances della Royal Society of Chemistry.
Risparmio e minacce esterne: riciclaggio, illeciti e rischi cibernetici
Il risparmio rappresenta un bene costituzionalmente protetto, ma la sua tutela non può limitarsi alle sole dinamiche interne dei mercati o ai rapporti tra cittadini e istituzioni finanziarie. Esso è infatti esposto a minacce esterne che ne compromettono il valore e la funzione sociale, come il riciclaggio di denaro, il finanziamento illecito e il rischio cibernetico. Questi fenomeni, apparentemente distanti dal risparmiatore comune, incidono direttamente sulla fiducia complessiva nel sistema finanziario, che costituisce il presupposto per la stabilità e l’accumulazione del risparmio. L’articolo 47 della Costituzione, nel richiamare l’incoraggiamento e la tutela del risparmio “in tutte le sue forme”, non si limita a prescrivere una protezione statica, ma impone alla Repubblica un compito dinamico di difesa contro le minacce che mutano nel tempo. Il legame tra risparmio e stabilità del sistema non può dunque essere compreso senza considerare il ruolo delle minacce esterne e la necessità di una risposta adeguata da parte delle istituzioni pubbliche.
ITS Academy e nuova imprenditorialità: gli effetti sulla natalità di impresa
Uno degli aspetti centrali analizzati nello studio sulle ITS Academy riguarda la capacità di questi istituti di incidere sulla creazione di nuove imprese nei territori in cui vengono attivati. La nascita di nuove attività imprenditoriali, o natalità di impresa, è un indicatore importante della vitalità economica di un’area, perché segnala non solo l’esistenza di opportunità di mercato, ma anche la presenza di giovani e lavoratori pronti a investire le competenze acquisite in progetti autonomi. La ricerca ha confrontato le province italiane che hanno introdotto corsi ITS in momenti diversi, misurando le differenze nei tassi di natalità di impresa prima e dopo l’apertura degli istituti. L’analisi mostra che la creazione di un ITS in un territorio è associata a un aumento medio della natalità imprenditoriale pari a circa 0,37 punti percentuali. Questo risultato, apparentemente contenuto, rappresenta in realtà un segnale rilevante perché riflette l’effetto di un singolo fattore istituzionale su un fenomeno complesso come la propensione a fondare nuove imprese.
Chiudere il cerchio: rifiuti tessili riciclati in materiali di carbonio ad alte prestazioni
Negli ultimi decenni, la crescita del settore tessile ha portato con sé un enorme problema ambientale: l’accumulo di scarti sintetici difficili da smaltire. La produzione di tessuti tecnici, filati e abbigliamento, unita al fenomeno della fast fashion, ha aumentato in modo esponenziale la quantità di rifiuti generati ogni anno, sia durante la lavorazione industriale sia a fine vita dei prodotti. Gli scarti derivanti dal taglio, dalla filatura e dal confezionamento – in particolare quelli a base di poliestere e poliuretano (PET-PU) – vengono ancora oggi in gran parte conferiti in discarica o inceneriti, con notevoli costi economici e ambientali. Trasformare questo materiale in una risorsa è una delle sfide più urgenti dell’economia circolare, e la ricerca sta fornendo risposte concrete. In questo scenario si inserisce il lavoro di un gruppo congiunto del CNR-STIIMA di Biella e del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, composto da Anastasia Anceschi, Francesco Trotta, Marina Zoccola, Fabrizio Caldera, Giuliana Magnacca e Alessia Patrucco. Il team ha messo a punto un metodo innovativo per riciclare gli scarti tessili industriali trasformandoli, attraverso un processo di pirolisi, in materiali di carbonio microporoso capaci di catturare inquinanti dalle acque al pari dei carboni attivati commerciali.





