Il cambio di paradigma della Germania
La Germania sta riesaminando in modo radicale la propria politica fiscale, in particolare la rigida regola del “Schuldenbremse” (freno all’indebitamento) inserita in Costituzione dal 2009. Le recenti vicende – tra cui una crisi di bilancio e la caduta del governo Scholz a fine 2024 – hanno messo in luce le tensioni e i limiti di questa regola, aprendo la strada a possibili modifiche o sospensioni. A marzo 2025, un “accordo storico” tra forze politiche tedesche ha sancito la volontà di superare temporaneamente il freno costituzionale, creando un fondo straordinario da 500 miliardi di euro per investimenti e riscrivendo le norme sul debito1. Questo segnerebbe una svolta epocale nella dottrina fiscale tedesca, tradizionalmente incentrata sul rigore.
Democrazia digitale e sovranità dell’Informazione
La rivoluzione digitale sta trasformando il funzionamento delle democrazie e la gestione dell’informazione. Internet ha portato opportunità senza precedenti di connessione globale, ma anche nuove vulnerabilità. Oggi governi autoritari “misused digital spaces to entrench their control and undermine core democratic values” come la libertà di espressione e l’integrità elettorale. Allo stesso tempo, il concetto di sovranità digitale – il controllo sui dati e sulle infrastrutture informative – è emerso come tema cruciale. Pur potendo sembrare una questione tecnica per soli specialisti, la digital sovereignty “touches everyone, even those who do not have a mobile phone or have never used an online service”. Di fronte a queste sfide, ci si chiede se la politica sia preparata a garantire che l’era digitale rafforzi la democrazia invece di indebolirla.
Privacy, sorveglianza e identità digitale
Nella società iperconnessa, ogni nostra azione online lascia tracce: dati personali, cronologie, immagini, interazioni. Questo fenomeno ha aperto una dialettica fondamentale tra privacy individuale e sorveglianza. Da un lato, la raccolta di dati e l’identità digitale offrono servizi personalizzati e sicurezza; dall’altro, aumentano i timori di un controllo pervasivo su cittadini e utenti. Nell’era digitale, infatti, accettiamo sempre più spesso compromessi – “trade-offs… like displaying our faces and fingerprints – are all but required simply to function in society” – offrendo dati biometrici o informazioni sensibili in cambio di comodità e accesso. La domanda “Controllo o Libertà?” sintetizza questo dilemma: le tecnologie digitali stanno potenziando gli individui o i meccanismi di controllo sui medesimi? Organismi internazionali hanno chiarito che i diritti umani devono valere anche online (l’ONU afferma che “the same human rights that people have offline must also be protected online”), ma nella pratica quotidiana i confini tra tutela della privacy e sorveglianza sono sempre più sfumati. Introducendo il concetto di identità digitale, intesa come l’insieme di informazioni che definiscono una persona nel cyberspazio, si aggiunge un ulteriore elemento: come garantire che questa identità sia strumento di libertà (accesso ai servizi, espressione di sé) e non una gabbia invisibile che consente a Stati e aziende di monitorare e condizionare gli individui?
Segnalazioni
Quale politica industriale per l'autonomia strategica in Italia e in Europa? Con relazione di Enrico Letta
L'11 marzo 2025, presso l'Auditorium Federchimica di Milano, si terrà la Giornata GEI sulla politica industriale, un incontro promosso dall'Associazione Italiana degli Economisti d'Impresa in onore del professor Franco Momigliano, figura di riferimento negli studi di economia industriale. L'evento, che avrà inizio alle 14.30 con un welcome coffee, vedrà la partecipazione di esperti provenienti dal mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale. Dopo i saluti di Juliette Vitaloni di Federchimica e GEI e l’apertura dei lavori affidata ad Alessandro Terzulli, presidente GEI, interverrà Enrico Letta della IE School of Politics, Economics and Global Affairs di Madrid con una relazione introduttiva. Seguirà una discussione con Paolo Quercia del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Carlo Alberto Carnevale Maffè della SDA Bocconi, Alessandra Lanza di Prometeia e GEI ed Emilio Rossi di Oxford Economics e GEI. Il dibattito sarà aperto al pubblico e arricchito dagli interventi programmati di Enrica Baccini della Fondazione Fiera Milano e di Juliette Vitaloni.
Punti cardinali
Si tratta di schede fedeli ed accurate, redatte da Stroncature, di testi recenti di saggistica pubblicati all’estero, di solito non ancora tradotti in italiano. La sezione comprende anche schede dettagliate di grandi classici di diverse discipline. Il fine è quello di dare al lettore un quadro completo dei libri selezionati. Tutti i testi sono in italiano.
"Punishing Putin Inside the Global Economic War to Bring Down Russia" di Stephanie Baker
Nel suo libro "Punishing Putin Inside the Global Economic War to Bring Down Russia", Stephanie Baker analizza le complesse dinamiche della guerra economica lanciata contro la Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. L'autrice descrive come le nazioni occidentali, guidate dagli Stati Uniti, abbiano implementato un sistema di sanzioni finanziarie e commerciali senza precedenti con l'obiettivo di isolare economicamente la Russia e costringerla a cessare le ostilità. Il libro esplora le motivazioni, le strategie e le conseguenze di questa guerra economica, focalizzandosi sui tentativi di colpire direttamente Vladimir Putin, la sua cerchia di oligarchi e le istituzioni finanziarie russe. Baker delinea un quadro dettagliato delle misure adottate, le sfide incontrate e i dibattiti in corso sull'efficacia di tali strumenti nel contesto di un conflitto geopolitico di vasta portata.