Stroncature Digest #107
Stroncature è la piattaforma per la Terza missione, per la disseminazione scientifica e culturale e il trasferimento tecnologico. In collaborazione con Università ed Enti di ricerca pubblici produce contenuti e formati (video, podcast, testi divulgativi, infografiche) che servono alla diffusione, valorizzazione e trasferimento dei frutti della ricerca pubblica, nella convinzione che l’Università e la Ricerca, in una economia della conoscenza, siano il vero motore di progresso sociale e sviluppo economico. C’è di più: c’è la convinzione che raccontare le storie della Ricerca, le sfide a cui ricercatori e ricercatrici, studiose e studiosi dedicano la loro esistenza sia il modo migliore per suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, per accettare la sfida a risolvere problemi sempre più complessi e difficili, spostando così un po’ più in là il confine che separa il noto e a ridurre il campo dell’ignoto.
Il consenso come prodotto emotivo
Nelle odierne democrazie liberali, il consenso politico si conforma sempre meno a un modello di razionalità deliberativa e sempre più a dinamiche emozionali. L’opinione pubblica, un tempo considerata frutto di argomentazioni ponderate e interessi misurati, appare oggi plasmata da ondate di emotività collettiva: ondate di entusiasmo o indignazione che si propagano rapidamente attraverso i social media e i media 24/7. Questo fenomeno è visibile tanto nel sostegno popolare improvviso verso leader carismatici, quanto nelle mobilitazioni “virali” su singoli temi. L’ipotesi di lavoro è che il consenso, inteso come l’adesione diffusa a un governo o a un indirizzo politico, stia diventando sempre più un prodotto emotivo – vale a dire, l’esito di identificazioni affettive, paure e risentimenti condivisi, più che di valutazioni razionali di programmi e risultati.
La metodologia della ricerca nelle scienze sociali
Come si può garantire rigore metodologico nello studio dei fenomeni sociali, senza ridurre la complessità delle dinamiche umane a schemi troppo semplicistici? E come tradurre concetti astratti in strumenti operativi capaci di produrre dati utilizzabili? Queste domande rappresentano il cuore della metodologia nelle scienze sociali. A differenza delle scienze naturali, che spesso lavorano con variabili relativamente stabili e osservabili, le scienze sociali devono affrontare concetti ambigui, situati e mutevoli. Termini come “giustizia”, “identità”, “povertà” o “benessere” non hanno definizioni univoche, e ogni tentativo di misurarli implica scelte interpretative. La sfida è dunque quella di mantenere il massimo livello di trasparenza e coerenza, pur sapendo che ogni operazione di ricerca è condizionata da presupposti teorici e normativi.
“Il demone della nostalgia” di Mauro Bonazzi
Lo scorso 15 ottobre, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro “Il demone della nostalgia” di Mauro Bonazzi (Einaudi, 2025). Il saggio di Mauro Bonazzi ricostruisce una delle grandi battaglie culturali dell’Europa tra Otto e Novecento: il confronto con l’eredità della Grecia antica. In un’epoca segnata da inquietudine e trasformazioni radicali, filosofi, filologi e intellettuali guardano alla Grecia come a una patria perduta, origine simbolica da cui sentirsi esuli ma a cui tornare per interrogarsi su chi siamo. Il libro esplora il ruolo del passato nella definizione dell’identità europea e occidentale, sia individuale sia collettiva. Attraverso le letture, spesso contrastanti, di autori come Nietzsche, Heidegger, Adorno, Popper e Arendt, Bonazzi mostra come la Grecia sia stata costantemente reinventata per rispondere alle crisi della modernità. Ne emerge un’idea di passato tutt’altro che pacificata: un terreno di scontro da cui continua a dipendere la forma del nostro futuro. Con l’autore dialogano: la prof.ssa Adriana Cavarero e la prof.ssa Simona Forti.
Licosia
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
La città cancellata: Storia di Picentia, della guerra di Annibale e della vendetta di Roma
Il volume ricostruisce la vicenda storica della città di Picentia, dalla sua fondazione all’annientamento da parte di Roma all’indomani della seconda guerra punica. Situata tra Salerno e Pontecagnano, Picentia rappresenta un caso paradigmatico di damnatio memoriae: una città cancellata per aver parteggiato con Annibale, i cui abitanti furono dispersi e la cui identità fu rimossa dalla tradizione. Attraverso l’analisi incrociata delle fonti letterarie, archeologiche ed epigrafiche, il libro restituisce voce a una comunità cancellata dalla storia, indagando al contempo le strategie politiche e simboliche messe in atto dalla Repubblica romana per consolidare il proprio dominio. Una riflessione sulla forza della deterrenza, sul potere della memoria e sulle forme della sua manipolazione nella costruzione del passato.
Amina: Storia e archeologia di Pontecagnano tra Etruschi, Greci e Romani
Molto prima che diventasse Picentia, Amina fu una città viva, autonoma, profondamente mediterranea. Questo libro ne racconta la storia: un centro etrusco-campano dinamico e articolato, protagonista delle rotte commerciali e dei sistemi politici dell’Italia preromana. Amina fu una città con istituzioni, templi, necropoli, modelli insediativi e forme di rappresentazione del potere proprie, che ne fanno uno dei più interessanti laboratori di civiltà dell’Italia antica. Attraverso l’analisi delle fonti archeologiche, epigrafiche e storiche, il volume ricostruisce il ruolo di Amina nella rete dei centri medio-tirrenici tra VIII e III secolo a.C., fino alla cesura imposta dalla conquista romana e alla rifondazione con il nome di Picentia.