Terza missione #6
Stroncature affianca Università e Centri di ricerca in tutte le fasi del processo dei di public engagement e valorizzazione economica della ricerca: Il servizio è concepito in un’ottica full spectrum: dalla produzione di contenuti divulgativi (video, podcast, infografica, testi di divulgazione) alla rendicontazione delle attività per la compilazione della Scheda Unica Annuale (SUA), passando per la distribuzione e promozione dei contenuti prodotti attraverso propri canali. Nello sviluppo delle attività di Terza Missione, Stroncature si impegna ad ampliare l’impatto su società civile e mondo produttivo delle ricerche condotte dai Dipartimenti, perchè possano diventare motore di sviluppo economico e progresso sociale; e nel contempo suscitare l’entusiasmo delle giovani menti, mostrando le sfide su cui la comunità accademica è impegnata: favorendo così nuove iscrizioni e individuando nuove esigenze di sviluppo scientifico che possono emergere dal confronto. In questo modo Prima Missione (Didattica), Seconda Missione (Ricerca) e Terza Missione, si legano e si rafforzano a vicenda.
Gli spin-off universitari come strumento di Terza Missione nell’università italiana
La Terza Missione è la missione istituzionale delle università italiane che si affianca alle funzioni tradizionali di didattica e ricerca. È riconosciuta formalmente dal sistema normativo (D.Lgs. 19/2012) come l’insieme delle attività con cui l’università contribuisce allo sviluppo socio-economico e culturale, tramite trasferimento di conoscenze e interazione diretta con la società e il tessuto produttivo. In questo contesto, le imprese spin-off accademiche rappresentano uno strumento fondamentale di valorizzazione economica della ricerca pubblica. Gli spin-off universitari sono nuove società che nascono per trasferire e sfruttare sul mercato i risultati della ricerca scientifica, favorendo l’innovazione tecnologica e la crescita economica a beneficio della società. L’articolo analizza il quadro normativo e operativo che disciplina la creazione di spin-off accademici in Italia, definendone i requisiti, descrivendo i processi di approvazione e chiarendo il ruolo delle istituzioni accademiche nella promozione e gestione di queste iniziative imprenditoriali, in linea con le politiche pubbliche per università e ricerca.
Linguaggio tecnico-scientifico e legittimità pubblica della ricerca
Nella comunicazione tra comunità scientifica e società civile, il linguaggio tecnico-scientifico svolge un ruolo centrale ma talora problematico. Da un lato, termini specialistici e formalismi matematici sono strumenti indispensabili per la precisione e il rigore all’interno della ricerca. Dall’altro lato, quando questi codici altamente tecnici filtrano nel dibattito pubblico, possono risultare opachi o alienanti per i non addetti ai lavori, incidendo sulla legittimità pubblica della ricerca stessa. In altre parole, se il pubblico non comprende il lessico della scienza, rischia di percepire gli scienziati come un’élite distante e autoreferenziale, indebolendo la fiducia nelle loro conclusioni. Il Pew Research Center osserva che, sebbene una larga maggioranza di americani (76%) esprima ancora fiducia negli scienziati nel fare l’interesse pubblico, questa fiducia è scesa rispetto agli anni precedenti e si accompagna alla diffusa sensazione che i ricercatori non siano bravi a comunicare. Solo il 45% degli intervistati negli Stati Uniti descrive infatti gli scienziati come “buoni comunicatori”. Ciò segnala un gap significativo: l’eccellenza nel produrre conoscenza non sempre si traduce in efficacia nel diffonderla presso il grande pubblico.
"Innovazione tecnologica e startup: quali modelli per sostenere il talento femminle?"
Il 21 maggio Stroncature ha ospitato, in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano, il quarto appuntamento degli “Entrepreneurs’ Café” promossi dal progetto MUSA. L’incontro ha avuto come tema centrale l’innovazione tecnologica e l’imprenditorialità femminile, con l’obiettivo di approfondire strumenti e politiche a supporto delle donne nel settore tech. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della terza missione universitaria, ha visto la partecipazione di Chiara Brughera (SheTech), Elisa Moretti (Yore) e Stefania Quaini (Angels for Women), che hanno condiviso esperienze, criticità e opportunità legate all’ecosistema startup. L’evento ha coinvolto ricercatori, studenti, spin-off e professionisti del trasferimento tecnologico, stimolando confronto, consapevolezza e networking. L’appuntamento si inserisce in un ciclo di incontri volti a creare una comunità multidisciplinare di pratiche e conoscenze, rafforzando la dimensione territoriale dell’innovazione.
Vita Universitaria III – Studiare Scienza dei Materiali
La serie “Molecole in scatola”, curata dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, esplora in ogni episodio il ruolo della chimica nella società attraverso un oggetto, un materiale o una molecola estratti simbolicamente da una scatola. Nella puntata, guidata dalla professoressa Cristina Paganini, si discute con studenti e ricercatori del corso di Scienza dei Materiali, mettendo in luce l’interdisciplinarità del percorso, l’integrazione tra chimica e fisica, l’impatto delle tecnologie per l’energia e l’importanza dei laboratori. La discussione è arricchita da riflessioni sul valore della diversità culturale nelle classi internazionali e sull’importanza della curiosità e della conoscenza per l’innovazione. Il materiale estratto nella puntata è un colorante organico sintetizzato in laboratorio e utilizzato per celle solari, esempio concreto del legame tra didattica, ricerca e sostenibilità. La puntata si chiude con un invito rivolto agli studenti a usare le competenze acquisite per contribuire concretamente al futuro del pianeta.